PENSIERI PER OGNI GIORNO DELLA SETTIMANA. DAGLI SCRITTI DI SAN JOSEMARIA E DI PAPA BENEDETTO.

 


28/febbraio “Forti e pazienti: sereni”
 

Se avendo fissato lo sguardo in Dio sai mantenerti sereno davanti alle preoccupazioni, se impari a dimenticare le piccolezze, i rancori e le invidie, ti risparmierai la perdita di molte energie, di cui hai bisogno per lavorare con efficacia, al servizio degli uomini. (Solco, 856). Forti e pazienti: sereni. ... Sereni, perché c'è sempre perdono, perché a tutto c'è rimedio, ... Sereni, non fosse che per poter agire con intelligenza: chi conserva la calma è in grado di pensare, di studiare i pro e i contro, di esaminare giudiziosamente l'esito delle azioni previste. Poi, ponderatamente, potrà agire con decisione. (Amici di Dio, 79) 


1/marzo “Tutti sono chiamati alla santità” 

Ci sentiamo scossi, e il cuore batte più forte, quando ascoltiamo con attenzione il grido di san Paolo Questa è la volontà di Dio, la vostra santificazione [1 Ts 4, 3]. Oggi, ancora una volta, lo ripropongo a me stesso, lo ricordo a voi e a tutti gli uomini: questa è la volontà di Dio, che siamo santi. Tutti sono chiamati alla santità, il Signore chiede amore a ciascuno: giovani e anziani, celibi e sposati, sani e malati, dotti e ignoranti, dovunque lavorino, dovunque si trovino. ... Voi mi invocherete e io vi esaudirò [Ger 29, 12]. Lo invochiamo conversando, rivolgendoci a Lui. Per questo dobbiamo mettere in pratica l'esortazione dell'apostolo: Sine intermissione orate [1 Ts 5, 17]; pregate sempre, succeda quel che succeda. Non solo "di cuore", ma con tutto il cuore. (Amici di Dio, nn. 294-295) 

2/marzo “Che mi sostenga sempre l'Amore” 

Non si può rimanere inerti. È necessario avanzare verso la meta indicata da san Paolo: Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. L'ambizione è grande e nobile: è l'identificazione con Cristo, la santità. D'altronde non c'è altra strada se si desidera essere coerenti con la vita divina che Dio stesso, mediante il battesimo, ha fatto nascere nelle nostre anime. Andare avanti significa progredire in santità; si retrocede, invece, se si rinuncia allo sviluppo della vita cristiana. Il fuoco dell'amore di Dio ha bisogno di essere alimentato, di crescere ogni giorno, di gettare profonde radici nell'anima; e il fuoco si mantiene vivo a condizione di bruciare cose sempre nuove. Se non avvampa, rischia di estinguersi. (E' Gesù che passa, 57-58). 3/marzo “Se vedi chiaramente il tuo cammino, seguilo” Perché non ti dai a Dio una buona volta..., sul serio..., adesso? (Cammino, 902) Se vedi chiaramente il tuo cammino, seguilo. —Perché non respingi la vigliaccheria che ti trattiene? (Cammino, 903) “Andate, predicate il Vangelo... Io sono con voi...”. —Lo ha detto Gesù... e lo ha detto a te. (Cammino, 904) 

4/marzo “Tu sei sale, anima d'apostolo” 

Tu sei sale, anima d'apostolo. —“Bonum est sal”— il sale è buono, si legge nel Santo Vangelo; “si autem sal evanuerit” —ma se il sale diventa scipìto... non serve a nulla, né per la terra, né per il concime; lo si getta via come cosa inutile. Tu sei sale, anima d'apostolo. —Ma se diventi scipìto... (Cammino, 921) Con la tua dottrina di cristiano, con la tua vita integra e con il tuo lavoro ben fatto, devi dare, nell'esercizio della tua professione, nel compimento dei doveri del tuo ufficio, buon esempio a quelli che ti circondano: parenti, amici, colleghi, vicini, alunni... — Non puoi essere un pasticcione. (Forgia, 980) 

5/marzo "Le anime sante devono essere felici" 

“Quando l’anima è toccata da Dio, l’uomo impara a guardare la realtà nel modo giusto. Anche se disponesse di ogni bene possibile in cielo e sulla terra, che cosa mai sarebbe? La felicità del solo successo, della sola potenza, del solo odio, è sempre una felicità apparente; uno sguardo sul mondo di oggi, nelle tragedie di quelle persone di successo e potenti, la cui anima è venduta all’avere ed è ormai vuota ci mostra quanto ciò sia vero. Di fatti tutte le grandi disperazioni, contro cui vengono applicate inutilmente tutte le raffinatezze dei desideri dei sensi e del loro appagamento, non sono presenti tra i poveri e i deboli, ma tra coloro che apparentemente non conoscono la fatica del vivere. Tutto nel cielo e sulla terra, rimarrebbe vuoto, se Dio non si fosse aperto in eterno in nostro favore. “Questa è la vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo” (Gv, 17, 3) Ratzinger j., Il Dio vicino, pag . 148-149 


6/marzo “Ci vuole molto umani e molto divini” 

Se accettiamo la responsabilità di essere suoi figli, vedremo che Dio ci vuole molto umani. ... Il prezzo per vivere da cristiani non è la rinuncia a essere uomini o la rinuncia allo sforzo per acquistare quelle virtù che alcuni posseggono anche senza conoscere Cristo. Non saprei dire qual è la principale virtù umana: dipende dal punto di vista. La questione, per di più, è oziosa, perché non si tratta di vivere una o alcune virtù: è necessario lottare per acquistarle e praticarle tutte. Ciascuna si intreccia con le altre: lo sforzo per essere sinceri — ad esempio — ci rende giusti, lieti, prudenti, sereni. Inoltre dobbiamo considerare che la capacità di decisione e di responsabilità si fonda sulla libertà personale del singolo e perciò le virtù sono fondamentalmente personali, della persona. Senza dubbio in questa battaglia d'amore nessuno combatte da solo — sono solito dire che nessuno è un verso isolato —: in qualche modo ci aiutiamo o ci danneggiamo. Siamo anelli della stessa catena. Chiedi ora, assieme a me, a Dio nostro Signore, che quella catena ci unisca al suo Cuore, finché arrivi il giorno in cui lo contempleremo faccia a faccia nel cielo, per sempre. (Amici di Dio, 75-76)

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