LE STAZIONI DELLA VIA CRUCIS CON BREVI MEDITAZIONI. DA PRATICARE NEI VENERDì DI QUARESIMA.

 



VIA CRUCIS MEDITATA 

La via crucis è un cammino di salvezza: attraverso la meditazione del dolore di Cristo noi andiamo a Dio e scopriamo che Dio ci ha amato fino a sacrificare il suo Figlio per noi. Non serve a niente illudersi di essere già buoni, perché ci viene di commuoverci, magari fino alle lacrime. Superiamo ogni alibi, quando decidiamo di convertirci sul serio e ci impegniamo a viver meglio, da figli di Dio e da fratelli tra noi. Alcune delle meditazioni sono tratte dal testo scritto dall’allora cardinal Ratzinger, nella Via Crucis al Colosseo del 2005. 

 I stazione: Gesù è condannato a morte 
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua santa croce hai redento il mondo. 

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 15,12-15) “Pilato replicò: «Che cosa farò dunque di quello che voi chiamate il re dei Giudei?». Ed essi di nuovo gridarono: «Crocifiggilo!». Ma Pilato diceva loro: «Che male ha fatto?». Allora essi gridarono più forte: «Crocifiggilo!». E Pilato, volendo dare soddisfazione alla moltitudine, rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso.” 

 PAUSA DI SILENZIO 

 Signore Gesù aiutami, perché la mia vita non sia un continuo “lavarmi le mani”, uno scappare dalle situazioni e dalle persone scomode, ma insegnami a sporcarmi le mani, ad assumermi le mie responsabilità, a vivere ciò che mi chiedi qui ed ora, nella mia famiglia, nel lavoro, nelle relazioni stabili e in quelle occasionali, senza voler sfuggire per paura di complicarmi la vita. 

 Si recitano adesso: un Padre Nostro, una Ave Maria e il Gloria al Padre. 


 II stazione: Gesù è caricato della croce 
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua santa croce hai redento il mondo. 

dal Vangelo secondo Matteo (Mt 27,31) “Dopo averlo così schernito, lo spogliarono del mantello, gli fecero indossare i suoi vestiti e lo portarono via per crocifiggerlo.” 

Portare la croce non è semplice, Signore, e tu lo sai bene. Quante volte mi capita di spaventarmi davanti all’apparire di una “croce”, e di ribellarmi davanti a ciò che mi sembra un’ingiustizia, forse solo apparente, di spazientirmi quando le cose non vanno come avevo previsto! Signore Gesù, tu hai saputo accogliere la croce con amore, donami il Tuo cuore docile e fiducioso. Ti affido ora tutte quelle situazioni che non sono andate come avevo sperato, e mi sono arrabbiato ed ho fatto soffrire altri. Adesso le voglio accogliere insieme a Te. Passando dalla logica “del sacrificio” alla logica del dono! Ogni Croce non è un sacrificio, ma un dono. Tu ti “sei donato” per noi, per salvarci. Aiutami a fare della mia vita un dono per gli altri. 

Si recitano adesso: un Padre Nostro, una Ave Maria e il Gloria al Padre. 


III stazione: Gesù cade la prima volta 
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua santa croce hai redento il mondo. 

Libro del Profeta Isaia (Is 53,1-5) “...Egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori... Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità.” 

Ti chiedo perdono, Signore, per tutte le volte che ti ho fatto soffrire, per il mio poco amore, per la mancanza di umiltà, per le sofferenze che ho inflitto agli altri. Signore, aiutami perché cado tante volte. Aiutami ad abbandonare la mia superbia distruttiva e la mia presunzione. So che tu mi rialzerai, aiutami ad imparare dalla tua umiltà, e a rialzarmi di nuovo, senza scoraggiarmi 

 Si recitano adesso: un Padre Nostro, una Ave Maria e il Gloria al Padre. 


 IV stazione: Gesù incontra la sua Santissima Madre 
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua santa croce hai redento il mondo. 

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 2, 34-35) “Simone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l’anima».” 

Quanto è importante l’amore di una madre per il proprio figlio. La tenerezza di Dio è proprio quello di un amore materno, che ti guarda, ti cura e ti protegge. Grazie Gesù per l’istinto materno che hai messo nel cuore di ogni donna, vogliamo affidarti tutte quelle mamme che hanno il cuore trafitto, in particolare tutte quelle che soffrono per la perdita di un figlio. 

Si recitano adesso: un Padre Nostro, una Ave Maria e il Gloria al Padre. 


 V stazione: Gesù aiutato dal Cireneo 
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua santa croce hai redento il mondo. 

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 23,26) “Mentre lo conducevano via, presero un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna e gli misero addosso la croce da portare dietro a Gesù.” 

Ogni volta che con bontà ci facciamo incontro a qualcuno che soffre, qualcuno che è perseguitato e inerme, condividendo la sua sofferenza, aiutiamo a portare la croce stessa di Gesù. E così otteniamo salvezza e noi stessi possiamo contribuire alla salvezza del mondo. 

 Si recitano adesso: un Padre Nostro, una Ave Maria e il Gloria al Padre. 


VI stazione: Gesù incontra la Veronica 
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua santa croce hai redento il mondo. 

Dal Libro del Profeta Isaia (Is 52, 2-3) “Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi... Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia.” 

Signore, donaci l’inquietudine del cuore che cerca il tuo volto. Proteggici dall’ottenebramento del cuore che vede solo la superficie delle cose. Donaci quella schiettezza e purezza che ci rendono capaci di vedere la tua presenza nel mondo. Quando non siamo capaci di compiere grandi cose, donaci il coraggio di un’umile bontà. Imprimi il tuo volto nei nostri cuori, così che possiamo incontrarti e mostrare al mondo la tua immagine

 Si recitano adesso: un Padre Nostro, una Ave Maria e il Gloria al Padre. 


 VII stazione: Gesù cade la seconda volta 
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua santa croce hai redento il mondo. 

Dalla prima lettera di San Pietro apostolo (2,22-24) “Egli non commise peccato e non si trovò inganno sulla sua bocca, oltraggiato non rispondeva con oltraggi, e soffrendo non minacciava vendetta, ma rimetteva la sua causa a colui che giudica con giustizia. Egli portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce, perché non vivendo più per il peccato, vivessimo per la giustizia.” 

Rendici sobri e attenti per poter resistere alle forze del male e aiutaci a riconoscere i bisogni interiori ed esteriori degli altri, a sostenerli. Rialzaci, così che possiamo rialzare gli altri. Donaci speranza in mezzo a tutta questa oscurità, perché possiamo diventare portatori di speranza per il mondo. 

 Si recitano adesso: un Padre Nostro, una Ave Maria e il Gloria al Padre. 


 VIII stazione: Gesù incontra le pie donne 
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua santa croce hai redento il mondo. 

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 23,27-29) “Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù voltandosi verso le donne, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: beate le sterili e i grembi che non hanno generato e le mammelle che non hanno allattato»” 

Signore, alle donne che piangono hai parlato di penitenza, del giorno del Giudizio, quando ci troveremo al cospetto del tuo volto, il volto del Giudice del mondo. Ci chiami a uscire dalla banalizzazione del male con cui ci tranquillizziamo, così da poter continuare la nostra vita di sempre. Ci mostri la serietà della nostra responsabilità, il pericolo di essere trovati, nel Giudizio, colpevoli e infecondi. Fa’ che non ci limitiamo a camminare accanto a te, offrendo soltanto parole di compassione. Fa che possiamo convertirci e donaci una nuova vita; non permettere che, alla fine, rimaniamo lì come un legno secco, ma fa’ che diventiamo tralci viventi in te, la vera vite, e che portiamo frutto per la vita eterna (cfr. Gv 15, 1-10). 

Si recitano adesso: un Padre Nostro, una Ave Maria e il Gloria al Padre. 


IX stazione: Gesù cade la terza volta 
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua santa croce hai redento il mondo. 

Dal Libro del Profeta Isaia (Is 53,7-12) "Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì bocca; era come agnello condotto al macello, come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca. Egli ha consegnato se stesso alla morte ed è stato annoverato fra gli empi, mentre egli portava il peccato di molti e intercedeva per i peccatori.” 

Abbi pietà della tua Chiesa e di tutti noi: anche all’interno di essa, Adamo cade sempre di nuovo. Con la nostra caduta ti trasciniamo a terra, e Satana se la ride, perché spera che non riuscirai più a rialzarti da quella caduta; spera che tu, essendo stato trascinato nella caduta della tua Chiesa, rimarrai per terra sconfitto. Tu, però, ti rialzerai. Ti sei rialzato, sei risorto e puoi rialzare anche noi. Salva e santifica la tua Chiesa. Salva e santifica tutti noi. 

 Si recitano adesso: un Padre Nostro, una Ave Maria e il Gloria al Padre. 


X stazione: Gesù è spogliato e abbeverato di fiele 
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua santa croce hai redento il mondo. 

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 19,23-24) “I soldati poi..., Presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una per ciascun soldato, e la tunica. Ora quella tunica era senza cucitura, tessuta tutta d’un pezzo da cima a fondo. Perciò dissero tra loro: Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca.” 

Signore Gesù, sei stato spogliato delle tue vesti, esposto al disonore, espulso dalla società. Ti sei caricato del disonore di Adamo, sanandolo. Ti sei caricato delle sofferenze e dei bisogni dei poveri, coloro che sono espulsi dal mondo. Ma proprio così compi la parola dei profeti. Proprio così tu dai significato a ciò che appare privo di significato. Proprio così ci fai riconoscere che tuo Padre tiene nelle sue mani te, noi e il mondo. Donaci un profondo rispetto dell’uomo in tutte le fasi della sua esistenza e in tutte le situazioni nelle quali lo incontriamo. Donaci la veste di luce della tua grazia. 

 Si recitano adesso: un Padre Nostro, una Ave Maria e il Gloria al Padre. 


XI stazione: Gesù è inchiodato alla croce 
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua santa croce hai redento il mondo. 

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 23,33-34) “Quando giunsero al luogo detto Cranio, là crocifissero lui e i due malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra. Gesù diceva: «Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno».” 

Davanti a Cristo Crocifisso, stendiamo noi stessi, piuttosto che le tuniche o i rami inanimati e le verdi fronde che rallegrano gli occhi solo per poche ore e sono destinate a perdere, con la linfa, anche il loro verde. Stendiamo noi stessi rivestiti della sua grazia, o meglio, di tutto lui stesso poiché quanti siamo stati battezzati in Cristo, ci siamo rivestiti di Cristo (cfr. Gal 3, 27) e prostriamoci ai suoi piedi come tuniche distese. (sant’Andrea di Creta) 

Si recitano adesso: un Padre Nostro, una Ave Maria e il Gloria al Padre. 


XII stazione: Gesù muore in croce 
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua santa croce hai redento il mondo. 

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 19,26-30) “Gesù vide sua madre e, accanto a lei il discepolo preferito. Allora disse a sua madre: «Donna, ecco tuo figlio». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre». Da quel momento il discepolo la prese a casa sua. Sapendo che ogni cosa era stata ormai compiuta, disse, per adempiere la scrittura: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno d’aceto; posero perciò una spugna imbevuta d’aceto in cima ad una canna e gliela accostarono alla bocca. E, dopo aver ricevuto l’aceto, Gesù disse: «Tutto è compiuto!». E, chinato il capo, emise lo spirito.” 

 Si rimane in un momento di silenziosa contemplazione.

La croce di Gesù è un avvenimento cosmico. Il mondo si oscura, quando il Figlio di Dio subisce la morte. La terra trema. E presso la croce ha inizio la Chiesa dei pagani. Il centurione romano riconosce, capisce che Gesù è il Figlio di Dio. Dalla croce egli trionfa, sempre di nuovo. 

Si recitano adesso: un Padre Nostro, una Ave Maria e il Gloria al Padre. 


XIII stazione: Gesù è deposto dalla croce 
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua santa croce hai redento il mondo. 

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 15,43-46) “Giuseppe di Arimatea, membro autorevole del sinedrio, che aspettava anche lui il regno di Dio, andò coraggiosamente da Pilato per chiedere il corpo di Gesù. Pilato si meravigliò che fosse già morto e, chiamato il centurione, lo interrogò se fosse morto da tempo. Informato dal centurione, concesse la salma a Giuseppe. Egli, allora, comprato un lenzuolo, lo calò giù dalla croce e, avvoltolo nel lenzuolo, lo depose in un sepolcro scavato nella roccia.” 

Signore il tuo corpo viene raccolto da mani buone e avvolto in un candido lenzuolo (Mt 27, 59). La fede non è morta del tutto, il sole non è del tutto tramontato. Quante volte sembra che tu stia dormendo. Fa’ che nell’ora dell’oscurità riconosciamo che tu comunque sei lì. Non lasciarci da soli quando tendiamo a perderci d’animo. Aiutaci a non lasciarti da solo. Donaci una fedeltà che resista nello smarrimento e un amore che ti accolga nel momento più estremo del tuo bisogno, come la Madre tua, che ti avvolse di nuovo nel suo grembo. Aiutaci, aiuta i poveri e i ricchi, i semplici e i dotti, a vedere attraverso le loro paure e i loro pregiudizi, e a offrirti la nostra capacità, il nostro cuore, il nostro tempo, preparando così il giardino nel quale può avvenire la risurrezione. 

Si recitano adesso: un Padre Nostro, una Ave Maria e il Gloria al Padre. 


XIV stazione: Gesù è posto nel sepolcro 
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua santa croce hai redento il mondo. 

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 19,41-42) “Nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora deposto. 

Là dunque deposero Gesù.” Gesù è il chicco di grano che muore. Dal chicco di grano morto comincia la grande moltiplicazione del pane che dura fino alla fine del mondo: egli è il pane di vita capace di sfamare in misura sovrabbondante l’umanità intera e di donarle il nutrimento vitale: il Verbo eterno di Dio, che è diventato carne e anche pane, per noi, attraverso la croce e la risurrezione. Sopra la sepoltura di Gesù risplende il mistero dell’Eucaristia. 

 Si recitano adesso: un Padre Nostro, una Ave Maria e il Gloria al Padre. 

Preghiera finale 

Ti adoro, o Croce Santa, che fosti ornata del Corpo Sacratissimo del mio Signore, coperta e tinta del Suo Preziosissimo Sangue. Ti adoro, mio Dio, posto in croce per me. Ti adoro, o Croce Santa, per amore di Colui che è il mio Signore. Amen.

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