AVVENTO TEMPO DI CONVERSIONE. TESTI PER LA MEDITAZIONE (1)
Avvento
tempo opportuno
Che tempo opportuno per ringiovanire il desiderio, la nostalgia, l’anelito sincero per la venuta di Cristo! (Forgia, n. 548).
Tre parole che esprimono voglia di vivere, energia interiore, slancio vitale, concetti che ho trovato ben espressi in parole di un vescovo, di Molfetta, di cui é in corso la causa di beatificazione, un po'poetiche ma che possono aiutare la nostra orazione.
1 don Tonino Bello: (attesa)
La vera tristezza non è quando, a sera, non sei atteso da nessuno al tuo rientro in casa, ma quando tu non attendi più nulla dalla vita.
E la solitudine più nera la soffri non quando trovi il focolare spento, ma quando non lo vuoi accendere più: neppure per un eventuale ospite di passaggio.
Quando pensi, insomma, che per te la musica è finita. E ormai i giochi siano fatti. E nessun'anima viva verrà a bussare alla tua porta. E non ci saranno più né soprassalti di gioia per una buona notizia, né trasalimenti di stupore per una improvvisata. E neppure fremiti di dolore per una tragedia umana: tanto non ti resta più nessuno per il quale tu debba temere. La vita allora scorre piatta verso un epilogo che non arriva mai, come un nastro magnetico che ha finito troppo presto una canzone, e si srotola interminabile, senza dire più nulla, verso il suo ultimo stacco.
Attendere: ovvero sperimentare il gusto di vivere.
Maria Donna in Attesa. L'avvento tempo Mariano.
Aprite gli occhi — abbiamo letto nel Vangelo — e levate il capo, perché la vostra redenzione e vicina. Il tempo di Avvento è tempo di speranza. Tutto il panorama della vocazione cristiana, quell'unità di vita che ha come nerbo la presenza di Dio, nostro padre, può e deve divenire una realtà quotidiana.
Chiedilo con me alla Madonna, immaginandoti quei mesi della sua vita in attesa del Figlio che doveva nascere. E la Madonna, Maria Santissima, farà di te alter Christus, ipse Christus: un altro Cristo, lo stesso Cristo. (san Josématia, E' Gesù che passa n. 11).
2 don Tonino Bello (Maria, attesa)
Hanno detto addirittura che la santità di una persona si commisura dallo spessore delle sue attese (Benedetto XVI)
Se è così, bisogna concludere che Maria è la più santa delle creature proprio perché tutta la sua vita appare cadenzata dai ritmi gaudiosi di chi aspetta qualcuno.
Vergine in attesa. In attesa di Giuseppe. In ascolto del frusciare dei suoi sandali, sul far della sera, quando, profumato di legni e di vernici, egli sarebbe venuto a parlarle dei suoi sogni.
Ma anche nell'ultimo fotogramma con cui Maria si congeda dalle Scritture essa viene colta dall' obiettivo nell'atteggiamento dell'attesa.
Lì, nel cenacolo, al piano superiore, in compagnia dei discepoli, in attesa dello Spirito. In ascolto del frusciare della sua ala, sul fare del giorno, quando, profumato di unzioni e di santità, egli sarebbe disceso sulla Chiesa per additarle la sua missione di salvezza.
Vergine in attesa, all'inizio. Madre in attesa, alla fine.
Maria donna del si. Dire tanti si.
Come vivere l'Avvento seguendo Maria? che ci ha accompagnati in questi giorni?
Il si di Maria é stato fecondo. Dire si al Signore.
Ma Maria non dice solo si, ma fa un passo in avanti, che noi potremmo cercare di fare in questo Avvento, fare la sua volontà.
3 Papa Francesco (il si di Maria)
«Oggi il Vangelo ci dice la fine di questa catena di “sì” e l’inizio di un altro “sì” che incomincia a crescere: il “sì” di Maria». Proprio «questo “sì” fa che Dio — (...) si faccia uno di noi e prenda la nostra carne». Infatti «il “sì” di Maria apre la porta al “sì” di Gesù. «nel “sì” di Maria c’è il “sì” di tutta la storia della salvezza e incomincia lì l’ultimo “sì” dell’uomo e di Dio: lì Dio ricrea, come all’inizio con un “sì” ha fatto il mondo e l’uomo, quella bella creazione: con questo “sì” io vengo per fare la tua volontà e più meravigliosamente ricrea il mondo, ricrea tutti noi». (...) Ecco perché oggi è la giornata giusta (...) e per domandarci: io sono uomo o donna del “sì” o sono uomo o donna del “no”? O sono uomo o donna che guardo un po’ dall’altra parte, per non rispondere?».
Maria non dice solamente farò quanto hai detto, mi impegnerò a compiere questo servizio. Ma esprime una consacrazione: “sia fatto di me – della mia persona – quello che hai detto”. (...) L'annuncio in Maria è un ascolto che accoglie e genera.
L’Annunciazione. Accogliere la venuta di Cristo.
Ascolto, disponibilità e apertura totale. Fiat: si vota con tutta l’anima e dedica l’intera sua vita.
Un “fiat” sincero, pieno di dedizione, portato a compimento fino alle ultime conseguenze (È Gesù che passa, n. 172).
Contegno e reazione di Maria: in lei non c’è il minimo dubbio, la minima traccia di incredulità. Vive totalmente del rapporto con Dio (piena di grazia). Apertura all’azione del Paraclito: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra» (Lc 1,35). «Cristo vive in me» (Gal 2,20). San Giuseppe di fronte all’azione dello Spirito Santo: accoglie i piani di Dio con la libertà dell’amore.
UMILTà
Riconosce che Dio è più grande, si lascia portare da Lui.
4 Papa Francesco (umiltà)
Tutto inizia da un cuore umile e docile - ha ricordato il Papa nella Messa a Santa Marta dell’8 aprile 2013 – come quello di Maria, che “non capisce bene, ma è libera: capisce soltanto l’essenziale. E dice di sì. È umile: ‘Sia fatta la volontà di Dio’. Lascia la sua anima alla volontà di Dio”. Proprio lo stile di Maria mostra che “tutto l’amore di Dio, per arrivare a noi, prende la strada dell’umiltà”. E “l’umiltà — ha aggiunto — è quella di Gesù, che finisce sulla croce. E questa è la regola d’oro per un cristiano: progredire, avanzare e abbassarsi. Non si può andare su un’altra strada
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