QUARESIMA. VIA CRUCIS STAZIONI VIII-XIV.

 


VIA CRUCIS MEDITATA (II PARTE)

La via crucis è un cammino di salvezza: attraverso la meditazione del dolore di Cristo noi andiamo a Dio e scopriamo che Dio ci ha amato fino a sacrificare il suo Figlio per noi. Non serve a niente illudersi di essere già buoni, perché ci viene di commuoverci, magari fino alle lacrime. Superiamo ogni alibi, quando decidiamo di convertirci sul serio e ci impegniamo a vivere meglio, da figli di Dio e da fratelli tra noi.

Propongo in due parti, seguendo lo schema classico della XIV stazioni, accompagnate da alcuni brevi spunti di riflessione.

 

Alcune delle meditazioni sono tratte dal testo usato dall’allora cardinal Ratzinger, nella Via Crucis al Colosseo del 2005.


VIII stazione: Gesù incontra le pie donne

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 23,27-29)

“Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù voltandosi verso le donne, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: beate le sterili e i grembi che non hanno generato e le mammelle che non hanno allattato»”

 

Signore, alle donne che piangono hai parlato di penitenza, del giorno del Giudizio, quando ci troveremo al cospetto del tuo volto, il volto del Giudice del mondo. Ci chiami a uscire dalla banalizzazione del male con cui ci tranquillizziamo, così da poter continuare la nostra vita di sempre. Ci mostri la serietà della nostra responsabilità, il pericolo di essere trovati, nel Giudizio, colpevoli e infecondi. Fa’ che non ci limitiamo a camminare accanto a te, offrendo soltanto parole di compassione. Convertici e donaci una nuova vita; non permettere che, alla fine, rimaniamo lì come un legno secco, ma fa’ che diventiamo tralci viventi in te, la vera vite, e che portiamo frutto per la vita eterna (cfr. Gv 15, 1-10).

 

a conclusione si recita un Padre Nostro, una Ave Maria e il Gloria al Padre.

 

IX stazione: Gesù cade la terza volta

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Dal Libro del Profeta Isaia (Is 53,7-12)

"Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì bocca; era come agnello condotto al macello, come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca.

Egli ha consegnato se stesso alla morte ed è stato annoverato fra gli empi, mentre egli portava il peccato di molti e intercedeva per i peccatori.”

 

Abbi pietà della tua Chiesa e di tutti noi: anche all’interno di essa, Adamo cade sempre di nuovo. Con la nostra caduta ti trasciniamo a terra, e Satana se la ride, perché spera che non riuscirai più a rialzarti da quella caduta; spera che tu, essendo stato trascinato nella caduta della tua Chiesa, rimarrai per terra sconfitto. Tu, però, ti rialzerai. Ti sei rialzato, sei risorto e puoi rialzare anche noi. Salva e santifica la tua Chiesa. Salva e santifica tutti noi.

 

a conclusione si recita un Padre Nostro, una Ave Maria e il Gloria al Padre.

 

X stazione: Gesù è spogliato e abbeverato di fiele

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 19,23-24)

“I soldati poi..., Presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una per ciascun soldato, e la tunica. Ora quella tunica era senza cucitura, tessuta tutta d’un pezzo da cima a fondo. Perciò dissero tra loro: Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca.”

 

Signore Gesù, sei stato spogliato delle tue vesti, esposto al disonore, espulso dalla società. Ti sei caricato del disonore di Adamo, sanandolo. Ti sei caricato delle sofferenze e dei bisogni dei poveri, coloro che sono espulsi dal mondo. Ma proprio così compi la parola dei profeti. Proprio così tu dai significato a ciò che appare privo di significato. Proprio così ci fai riconoscere che tuo Padre tiene nelle sue mani te, noi e il mondo. Donaci un profondo rispetto dell’uomo in tutte le fasi della sua esistenza e in tutte le situazioni nelle quali lo incontriamo. Donaci la veste di luce della tua grazia.

 

a conclusione si recita un Padre Nostro, una Ave Maria e il Gloria al Padre.

 

 

XI stazione: Gesù è inchiodato alla croce

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 23,33-34)

“Quando giunsero al luogo detto Cranio, là crocifissero lui e i due malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra. Gesù diceva: «Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno».”

 

Davanti a Cristo Crocifisso, stendiamo, noi stessi, piuttosto che le tuniche o i rami inanimati e le verdi fronde che rallegrano gli occhi solo per poche ore e sono destinate a perdere, con la linfa, anche il loro verde. Stendiamo noi stessi rivestiti della sua grazia, o meglio, di tutto lui stesso poiché quanti siamo stati battezzati in Cristo, ci siamo rivestiti di Cristo (cfr. Gal 3, 27) e prostriamoci ai suoi piedi come tuniche distese. (sant’Andrea di Creta)

a conclusione si recita un Padre Nostro, una Ave Maria e il Gloria al Padre.

 

XII stazione: Gesù muore in croce

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 19,26-30)

“Gesù vide sua madre e, accanto a lei il discepolo preferito. Allora disse a sua madre: «Donna, ecco tuo figlio». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre». Da quel momento il discepolo la prese a casa sua. Sapendo che ogni cosa era stata ormai compiuta, disse, per adempiere la scrittura: «Ho sete».

Vi era lì un vaso pieno d’aceto; posero perciò una spugna imbevuta d’aceto in cima ad una canna e gliela accostarono alla bocca. E, dopo aver ricevuto l’aceto, Gesù disse: «Tutto è compiuto!». E, chinato il capo, emise lo spirito.”

                                                                  ci si inginocchia in un lungo momento di silenzio

La croce di Gesù è un avvenimento cosmico. Il mondo si oscura, quando il Figlio di Dio subisce la morte. La terra trema. E presso la croce ha inizio la Chiesa dei pagani. Il centurione romano riconosce, capisce che Gesù è il Figlio di Dio. Dalla croce egli trionfa, sempre di nuovo.

a conclusione si recita un Padre Nostro, una Ave Maria e il Gloria al Padre.

 

XIII stazione: Gesù è deposto dalla croce

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 15,43-46)

“Giuseppe di Arimatea, membro autorevole del sinedrio, che aspettava anche lui il regno di Dio, andò coraggiosamente da Pilato per chiedere il corpo di Gesù. Pilato si meravigliò che fosse già morto e, chiamato il centurione, lo interrogò se fosse morto da tempo. Informato dal centurione, concesse la salma a Giuseppe. Egli, allora, comprato un lenzuolo, lo calò giù dalla croce e, avvoltolo nel lenzuolo, lo depose in un sepolcro scavato nella roccia.”

 

Signore il tuo corpo viene raccolto da mani buone e avvolto in un candido lenzuolo (Mt 27, 59). La fede non è morta del tutto, il sole non è del tutto tramontato. Quante volte sembra che tu stia dormendo. Fa’ che nell’ora dell’oscurità riconosciamo che tu comunque sei lì. Non lasciarci da soli quando tendiamo a perderci d’animo. Aiutaci a non lasciarti da solo. Donaci una fedeltà che resista nello smarrimento e un amore che ti accolga nel momento più estremo del tuo bisogno, come la Madre tua, che ti avvolse di nuovo nel suo grembo. Aiutaci, aiuta i poveri e i ricchi, i semplici e i dotti, a vedere attraverso le loro paure e i loro pregiudizi, e a offrirti la nostra capacità, il nostro cuore, il nostro tempo, preparando così il giardino nel quale può avvenire la risurrezione.

 

a conclusione si recita un Padre Nostro, una Ave Maria e il Gloria al Padre.

 

XIV stazione: Gesù è posto nel sepolcro

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 19,41-42)

“Nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora deposto. Là dunque deposero Gesù.”

 

Gesù è il chicco di grano che muore. Dal chicco di grano morto comincia la grande moltiplicazione del pane che dura fino alla fine del mondo: egli è il pane di vita capace di sfamare in misura sovrabbondante l’umanità intera e di donarle il nutrimento vitale: il Verbo eterno di Dio, che è diventato carne e anche pane, per noi, attraverso la croce e la risurrezione. Sopra la sepoltura di Gesù risplende il mistero dell’Eucaristia.

 

a conclusione si recita un Padre Nostro, una Ave Maria e il Gloria al Padre.

 

Preghiera finale

Ti adoro, o Croce Santa,

che fosti ornata del

Corpo Sacratissimo del mio Signore,

coperta e tinta del Suo Preziosissimo Sangue.

Ti adoro, mio Dio,

posto in croce per me.

Ti adoro, o Croce Santa,

per amore di Colui che è il mio Signore.

Amen.

-

Commenti

Post popolari in questo blog

I DUE "MOTU PROPRIO" HANNO MODIFICATO IN QUALCHE COSA L'OPUS DEI?

TUTTI GLI SCRITTI DI SAN JOSEMARIA A DISPOSIZIONE CON UN "CLICK"

COSA É CAMBIATO NELLE PRELATURE PERSONALI?