QUARESIMA. VIA CRUCIS STAZIONI I-VII.
VIA CRUCIS MEDITATA (I PARTE)
La via crucis è un cammino di salvezza: attraverso la meditazione del dolore di Cristo noi andiamo a Dio e scopriamo che Dio ci ha amato fino a sacrificare il suo Figlio per noi. Non serve a niente illudersi di essere già buoni, perché ci viene di commuoverci, magari fino alle lacrime. Superiamo ogni alibi, quando decidiamo di convertirci sul serio e ci impegniamo a vivere meglio, da figli di Dio e da fratelli tra noi.
Propongo in due parti, seguendo lo schema classico della XIV stazioni, accompagnate da alcuni brevi spunti di riflessione.
Alcune delle meditazioni sono tratte dal testo usato dall’allora cardinal Ratzinger, nella Via Crucis al Colosseo del 2005.
I stazione: Gesù è condannato a morte
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua santa croce hai redento il mondo
Dal Vangelo secondo Marco (Mc 15,12-15)
“Pilato replicò: «Che cosa farò dunque di quello che voi chiamate il re dei Giudei?». Ed essi di nuovo gridarono: «Crocifiggilo!». Ma Pilato diceva loro: «Che male ha fatto?». Allora essi gridarono più forte: «Crocifiggilo!». E Pilato, volendo dare soddisfazione alla moltitudine, rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso.”
PAUSA DI SILENZIO
Signore Gesù aiutami, perché la mia vita non sia un continuo “lavarmi le mani”, uno scappare dalle situazioni e dalle persone scomode, ma insegnami a sporcarmi le mani, ad assumermi le mie responsabilità, a vivere ciò che mi chiedi qui ed ora, nella mia famiglia, nel lavoro, nelle relazioni stabili e in quelle occasionali, senza voler sfuggire per paura di complicarmi la vita
Si recitano adesso: un Padre Nostro, una Ave Maria e il Gloria al Padre.
II stazione: Gesù è caricato della croce
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua santa croce hai redento il mondo
dal Vangelo secondo Matteo (Mt 27,31)
“Dopo averlo così schernito, lo spogliarono del mantello, gli fecero indossare i suoi vestiti e lo portarono via per crocifiggerlo.”
pausa di silenzio
Portare la croce non è semplice, Signore, e tu lo sai bene. Quante volte mi capita di spaventarmi davanti all’apparire di una “croce”, e di ribellarmi davanti a ciò che mi sembra un’ingiustizia, forse solo apparente, di spazientirmi quando le cose non vanno come avevo previsto! Signore Gesù, tu hai saputo accogliere la croce con amore, donami il Tuo cuore docile e fiducioso. Ti affido ora tutte quelle situazioni che non sono andate come avevo sperato, e mi sono arrabbiato ed ho fatto soffrire altri. Adesso le voglio accogliere insieme a Te. Passando dalla logica “del sacrificio” alla logica del dono! Ogni Croce non è un sacrificio, ma un dono. Tu ti “sei donato” per noi, per salvarci. Aiutami a fare della mia vita un dono per gli altri.
Si recitano adesso: un Padre Nostro, una Ave Maria e il Gloria al Padre.
III stazione: Gesù cade la prima volta
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Libro del Profeta Isaia (Is 53,1-5)
“...Egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori... Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità.”
Ti chiedo perdono, Signore, per tutte le volte che ti ho fatto soffrire, per il mio poco amore, per la mancanza di umiltà, per le sofferenze che ho inflitto agli altri. Signore, aiutami perché cado tante volte. Aiutami ad abbandonare la mia superbia distruttiva e la mia presunzione. So che tu mi rialzerai, aiutami ad imparare dalla tua umiltà, e a rialzarmi di nuovo, senza scoraggiarmi
Si recitano adesso: un Padre Nostro, una Ave Maria e il Gloria al Padre.
IV stazione: Gesù incontra la sua Santissima Madre
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 2, 34-35)
“Simone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l’anima».”
Quanto è importante l’amore di una madre per il proprio figlio. La tenerezza di Dio è proprio quello di un amore materno, che ti guarda, ti cura e ti protegge. Grazie Gesù per l’istinto materno che hai messo nel cuore di ogni donna, vogliamo affidarti tutte quelle mamme che hanno il cuore trafitto, in particolare tutte quelle che soffrono per la perdita di un figlio.
Si recitano adesso: un Padre Nostro, una Ave Maria e il Gloria al Padre.
V stazione: Gesù aiutato dal Cireneo
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 23,26)
“Mentre lo conducevano via, presero un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna e gli misero addosso la croce da portare dietro a Gesù.”
Ogni volta che con bontà ci facciamo incontro a qualcuno che soffre, qualcuno che è perseguitato e inerme, condividendo la sua sofferenza, aiutiamo a portare la croce stessa di Gesù. E così otteniamo salvezza e noi stessi possiamo contribuire alla salvezza del mondo.
Si recitano adesso: un Padre Nostro, una Ave Maria e il Gloria al Padre.
VI stazione: Gesù incontra la Veronica
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Dal Libro del Profeta Isaia (Is 52, 2-3)
“Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi... Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia.”
Signore, donaci l’inquietudine del cuore che cerca il tuo volto. Proteggici dall’ottenebramento del cuore che vede solo la superficie delle cose. Donaci quella schiettezza e purezza che ci rendono capaci di vedere la tua presenza nel mondo. Quando non siamo capaci di compiere grandi cose, donaci il coraggio di un’umile bontà. Imprimi il tuo volto nei nostri cuori, così che possiamo incontrarti e mostrare al mondo la tua immagine.
Si recitano adesso: un Padre Nostro, una Ave Maria e il Gloria al Padre.
VII stazione: Gesù cade la seconda volta
Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Dalla prima lettera di San Pietro apostolo (2,22-24)
“Egli non commise peccato e non si trovò inganno sulla sua bocca, oltraggiato non rispondeva con oltraggi, e soffrendo non minacciava vendetta, ma rimetteva la sua causa a colui che giudica con giustizia.
Egli portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce, perché non vivendo più per il peccato, vivessimo per la giustizia.”
Rendici sobri e attenti per poter resistere alle forze del male e aiutaci a riconoscere i bisogni interiori ed esteriori degli altri, a sostenerli. Rialzaci, così che possiamo rialzare gli altri. Donaci speranza in mezzo a tutta questa oscurità, perché possiamo diventare portatori di speranza per il mondo.
Si recitano adesso: un Padre Nostro, una Ave Maria e il Gloria al Padre.
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