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MEDITAZIONE SULLA MORTE MENTRE COMMEMORIAMO TUTTI I FEDELI DEFUNTI.

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  COMMEMORAZIONE DEI FEDELI DEFUNTI:  SPERANZA  Libro di Isaia 25,6-9. Preparerà il Signore degli eserciti per tutti i popoli, su questo monte, un banchetto di grasse vivande, un banchetto di vini eccellenti, di cibi succulenti, di vini raffinati.  E’ una delle letture delle Messe del 2 novembre.  Un po’ diversa dall'atmosfera triste e sentimentale che caratterizza questo giorno. Un canto alla Speranza, un quadro invitante all'incontro con il Signore. La vita eterna, la "nuova vita" é spesso paragonata ad un "banchetto" Isaia parla in un momento tragico di Israele.  Non è solo un invito alla speranza per Israele, ma anticipa la speranza per tutti. La speranza di un’altra vita, che non mi porta a svalorizzare questa, ma la illumina maggiormente.  Posso vivere come se io fossi in un tunnel, e non sapessi dove sbuca e se ci sarà mai un’uscita. Se io so con certezza che quel tunnel sbuca alla luce e alla volte la vita é un tunnel buio, so che ha comunque un sen

SUFFRAGI E PREGHIERE PER I DEFUNTI. 2 NOVEMBRE 2020

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LA PREGHIERA PER I DEFUNTI  Il deposito infinito dei meriti di Gesù che la Chiesa amministra, possono essere applicati anche a tutti i defunti.  Lutero non era tanto contrario ai suffragi e alle indulgenze, ma contestava che la Chiesa avesse questo potere. Potere di legare e sciogliere, che Gesù dette a Pietro: "Ti darò le chiavi del Regno dei Cieli; tutto ciò che avrai legato sulla terra resterà legato nei cieli e tutto ciò che avrai sciolto sulla terra resterà sciolto nei cieli" ( Mt, 16, 19). Come spiega bene san Paolo: “Ora io sono lieto nelle sofferenze che sopporto per voi e do compimento a ciò che, dei patimenti di Cristo, manca nella mia carne, a favore del suo corpo che è la Chiesa (Lettera ai Colossesi 1, 24) e “Tutto infatti egli ha messo sotto i suoi piedi e lo ha dato alla Chiesa come capo su tutte le cose: essa è il corpo di lui, (lettera agli Efesini 1, 22-23a).   I suffragi per i defunti consistono nell’applicazione di preghiere, indulgenze, opere buone alle

SOLENNITÁ DI TUTTI I SANTI

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  LA PORTA STRETTA  Luca 13,22-30: In quel tempo, Gesù passava per città e villaggi, insegnando, mentre era in cammino verso Gerusalemme. Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Rispose: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, vi dico, cercheranno di entrarvi, ma non ci riusciranno.»   Questo testo da l’impressione di “un’ultima chiamata”. Dai forza entrate da dietro, forse ce la fate. Ma affrettatevi. Quanti si salvano? Il 50%? Non ti preoccupare di quanti si salvano, preoccupati di te stesso, affrettati. Il Signore ci vuol mettere angoscia? o non piuttosto toglierci false sicurezze. Ma ti ricordi di me, ho una zia suora,  sono amico di tizio, ho pregato tanto, ecc.. Ma egli vi risponderà: Non vi conosco, non so di dove siete.  TUTTI I SANTI  Non siamo soli. Una moltitudine immensa. Che hanno seguito l’Agnello. Ci indicano il cammino. Attraversare la porta. Cominciamo fin da ora a chiedere allo Spirito Santo di prepararci a comprendere ogni

PENSIERI DI SAN JOSEMARÍA PER TUTTA LA SETTIMANA

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1/NOVEMBRE “QUESTA È LA VOLONTÀ DI DIO: LA VOSTRA SANTIFICAZIONE”    Arriverai a essere santo se hai carità, se sai fare le cose che gli altri gradiscono e che non offendono Dio, anche se ti costano. (Forgia, 556) Voi e io facciamo parte della famiglia di Cristo, perché in lui Dio ci ha scelti prima della creazione del mondo, per essere santi e immacolati al suo cospetto nella carità, predestinandoci a essere suoi figli adottivi per opera di Gesù Cristo, secondo il beneplacito della sua volontà [Ef 1, 4-6]. La meta che vi propongo — o meglio, la meta che Dio indica a noi tutti — non è un miraggio o un ideale irraggiungibile: potrei portarvi molti esempi di gente della strada, come voi e come me, uomini e donne, che hanno incontrato Gesù che passa quasi in occulto [Gv 7,10] per i crocicchi apparentemente più usuali, e si sono decisi a seguirlo, abbracciando con amore la croce di ogni giorno [Cfr Mt 16,24]. (Amici di Dio, 2-4)   2/NOVEMBRE “PER NOI LA MORTE È VITA”  Va' avant

LE PAROLE DEL PAPA SULLE UNIONI CIVILI

Più o meno tutti conosciamo le polemiche sorte intorno ad un documentario sul Papa, in cui venivano riportate parole che secondo alcuni avrebbero modificato addirittura modificato la dottrina cattolica sul matrimonio. Allego un vido che spiega l'evolversi della polemica e un comunicato della Santa Sede che puntualizza ciò che il Papa voleva dire. Qualcuno mi ha chiesto cosa ne pensassi di questa situazione. A parte la polemica contingente. Che atteggiamento si deve assumere circa l' omosessualità? vai all'articolo di Avvenire per vedere il Video  

PENSIERI PER LA NOSTRA MEDITAZIONE PERSONALE DAGLI SCRITTI DI SAN JOSEMARÍA

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25/ottobre “Egli ci ascolta e ci risponde” Et in meditatione mea exardescit ignis —e, nella mia meditazione, si accende il fuoco. —Per questo vai all'orazione: per fare di te stesso un falò, un fuoco vivo, che dia calore e luce. Perciò, quando non sai proseguire, quando senti che ti stai spegnendo, se non puoi gettare nel fuoco tronchi odorosi, getta i ramoscelli e il fogliame di piccole orazioni vocali, di giaculatorie, che continuino ad alimentare la fiamma. E avrai utilizzato bene il tempo. (Cammino, 92)  Quando veramente vogliamo aprire il cuore, se siamo sinceri e semplici, cerchiamo il consiglio delle persone che ci amano, che ci comprendono: ci si rivolge al padre, alla madre, allo sposo, alla sposa, al fratello, all'amico. Questo è già dialogo, pur se spesso si desideri, più che ascoltare, aprirsi, raccontare quello che ci succede. Dobbiamo incominciare a comportarci così con il Signore, con la sicurezza che Egli ci ascolta e ci risponde; gli presteremo attenzione e

PENSIERI PER TUTTA LA SETTIMANA

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18 ottobre: “In che cosa dobbiamo sperare?"   Davanti a un panorama di uomini senza fede, senza speranza; davanti a cervelli che si agitano, al limite dell'angoscia, per cercare una ragione d'essere alla vita, tu hai trovato una meta: Lui! E questa scoperta inietterà per sempre nella tua esistenza un'allegria nuova, ti trasformerà, e ti presenterà ogni giorno un'immensità di cose belle che ti erano sconosciute, e che mostrano la gioiosa ampiezza del sentiero ampio che ti conduce a Dio. (Solco, 83)  Forse più d'uno si chiede: noi cristiani, in che cosa dobbiamo sperare? Il mondo ci offre molti beni, appetibili dal nostro cuore, che reclama la felicità e insegue con ansia l'amore. Inoltre vogliamo seminare la pace e la gioia a mani piene; non ci sentiamo soddisfatti di ottenere la prosperità personale, e cerchiamo che siano contenti tutti coloro che ci stanno vicino. Disgraziatamente, alcuni, con una prospettiva rispettabile ma piatta, con ideali del tutto s