ANNO PAOLINO

Lo scorso 29 giugno il Santo Padre ha dato inizio all'anno paolino

Paolo di Tarso (Saulo in origine), canonizzato come San Paolo apostolo († 67), non conobbe Gesù in vita, come i Dodici Apostoli, ma fu il primo ad avere come esperienza solo quella del Cristo Risorto.
Nacque a Tarso ed in giovinezza fu mandato a Gerusalemme, dove ricevette un insegnamento rigoroso della Legge presso il rabbino Gamaliele il Vecchio.
Dopo alcuni anni tornò a Tarso, poiché non era presente a Gerusalemme durante la predicazione di Gesù, e fece ritorno a Gerusalemme dopo pochi anni dalla passione del Cristo.
In questa fase della sua vita Saulo fu un attivo fariseo: fu testimone della lapidazione di Stefano tenendo gli abiti degli uccisori, come descritto negli Atti degli Apostoli (At 8, 1-3), e presto ricevette il compito di andare a Damasco ad imprigionare i cristiani di quella città (At 9,2) essendo particolarmente zelante e deciso contro la religione di Gesù, che cominciava a diffondersi e affermarsi.
La sua conversione avvenne sulla strada per Damasco, quando improvvisamente una luce dal cielo l’avvolse e cadendo a terra udì una voce che gli diceva: “Saul, Saul, perché mi perseguiti?”.
Saulo rimase senza vista e brancolando, e per tre giorni restò in attesa di qualcuno, digiuno e sconvolto da quanto gli era capitato; da quel momento, si può dire, nacque Paolo, l’apostolo delle Genti: egli decise di ritirarsi nel deserto, per porre ordine nei suoi pensieri e meditare più a fondo il dono ricevuto, e qui trascorse tre ann

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