IN OCCASIONE DELL'ANNIVERSARIO DELLA CANONIZZAZIONE DI SAN JOSEMARÍA: PICCOLE PERLE DEL SUO SPIRITO.





 COSA È IL PIANO DI VITA

Un padre che doveva accudire al figlio piccolo, avendo cose da fare, penso bene di improvvisare un "puzzle" che tenesse occupato il piccolo. Prese un giornale dove era stampato il Mappamondo, lo taglio con la forbice in tanti pezzetti regolari e lasciò il figlio a sbrigarsela da solo. Dopo un po' il bambino torno con il puzzle completo. Il padre rimase sorpreso e chiese come aveva fatto. Il bambino disse che non aveva idea di cosa fosse il mappamondo, ma avevo visto che dietro c'era il ritratto di un uomo e quello aveva idea di come fosse fatto e quindi partendo da ciò che conosceva e gli era familiare, riuscì anche a ricomporre la "mappa del mondo"! 

Noi siamo come quel bambino, nostro Padre ci chiama ad essere "santi", ma noi non abbiamo idea di cosa è e come possiamo raggiungerla. Non ci aiuta sapere che la santità è la pienezza della carità, o che consiste nel seguire Gesù da vicino. Non abbiamo idea di cosa vogliono dire!

Proviamo tante strade: quella della preghiera, ma vediamo che non riusciamo a trovare il tempo o che interferisce con tutte le cose che abbiamo da fare e pensiamo che non avendo la vocazione del monaco, la preghiera non fa per noi, poi vorremo cambiare, ci rendiamo conto che abbiamo tanti difetti, perdiamo tempo, non facciamo bene il nostro lavoro, e facciamo tanti propostiti, che però rimangono "buoni desideri". 

Alle volte, magari in quaresima, sentiamo nel cuore un rimorso per chi soffre la fame, per chi è costretto a migrare è ci buttiamo in opere di carità, siamo anche generosi, in qualche elemosina, aiutiamo la Caritas, ma litighiamo frequentemente sia a in famiglia che sul lavoro, e allora ci scoraggiamo e rimaniamo come prima.

San Josemaría è riuscito a mettere insieme i pezzi e ha spiegato che ciò che dobbiamo santificare, anche se la parola ancora ci rimane oscura, ma almeno scopriamo che l'oggetto, l'ambito, è la vita di tutti i giorni. 

Quella vita concreta che ci scivola sotto i piedi e che alle volte desidereremmo che non esistesse e che noi facessimo un altro lavoro, avere un altro marito o un'altra moglie, vivere in un'altra città ecc... 

Ma san Josemaria ci fa invece scoprire che se guardiamo alla nostra giornata, alla nostra vita, a quelle persone che frequentiamo e che conosciamo, se cerchiamo di amarle (essere educati, garbati, pazienti, ecc..), se prendiamo sul serio il nostro lavoro, facendolo bene, con impegno e buon umore, senza desiderare di uccidere quelli che secondo noi si frappongono tra noi e la gloria, stiamo per ricomporre quel "puzzle" di cui non avevamo idea.

Piano piano il concetto di santità, di una vita cristiana autentica, di una vita realizzata, va prendendo forma. E per continuare su questa strada, san Josemaría, ci ha lasciato, un'idea semplice quanto geniale: "avere un piano di vita", che è una cosa che non riguarda il programma dei nostri prossimi 20 anni, con tutte le mete da raggiungere e come, ma ci suggerisce, di alzarci ad ora fissa, lavorare al momento giusto e con impegno, con alacrità, ma senza rendere il lavoro un rifugio dove scappare, ma che dobbiamo trovare ogni giorno anche  un po' di tempo per pregare, perché senza preghiera non andiamo lontano, e che quelle persone con cui abitualmente con-viviamo, sono l'oggetto del nostro amore, così come per Madre Teresa lo erano i moribondi di Calcutta e che evangelizzare significa, non solo andare in Amazonia, ma anche dare testimonianza cristiana in tutti gli ambienti. 

Se ne vuoi sapere di più puoi guardare i due video che ti allego.


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