2 OTTOBRE 2020, 92° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DELL'OPUS DEI


Domani 2 ottobre, festa degli Angeli Custodi, ricorre il 92° anniversario della Fondazione dell'Opus Dei, vorrei farti partecipe di questo evento. In questo giorno, nel 1928, a Madrid, san Josemaría Esrivá, quando aveva 26 anni vide, di una visione intellettuale come specificò successivamente, l'essenza di ciò che il Signore voleva da lui e che già da tempo presagiva. 
 Chiamato il "Santo Patrono del quotidiano", San Josemaría era convinto che le circostanze della vita ordinaria non siano un ostacolo sulla via della perfezione cristiana. 
Il fondatore dell’Opus Dei aveva una convinzione, presente in tutti i suoi scritti: la santità a cui viene chiamato il cristiano “qualunque” non è una santità di "seconda categoria", ma è un invito a diventare un vero “contemplativo in mezzo al mondo”. 

 Ecco, in sintesi, alcuni tratti più caratteristici dello spirito dell' Opus Dei: 

 Amare la realtà in cui ci pone la nostra vita nelle circostanze concrete di ogni giorno: 

“Vuoi davvero essere santo?” chiedeva San Josemaría. “Esegui il piccolo dovere di ogni momento (...) “Lasciate da parte i sogni, i falsi idealismi, le fantasie, in una parola, quello che di solito chiamo la mistica del “magari". Attenetevi alla realtà più materiale e immediata, perché lì c’è il Signore”. “Non c’è altra via, figli miei: o sappiamo trovare il Signore nella nostra vita ordinaria, o non Lo troveremo mai”. 

 Scoprire quel “qualcosa di divino” nascosto dietro i dettagli 

“Dio ci è vicino”, amava ricordare Benedetto XVI, è anche la via in cui San Josemaría accompagnava dolcemente i suoi interlocutori: “Viviamo come se il Signore fosse lontano, lassù dove brillano le stelle, e non vediamo che è anche sempre al nostro fianco”. In sostanza, si tratta di trasformare tutte le circostanze della vita quotidiana, piacevoli o meno piacevoli, in una fonte di dialogo con Dio e quindi di contemplazione: “Ma questo compito banale, simile a quello che fanno i tuoi colleghi al lavoro, deve essere per te una preghiera continua, con le stesse parole intime e familiari, ma ogni giorno con una melodia diversa. È proprio la nostra missione trasformare la prosa di questa vita in poesia, in un poema eroico”. 

Vedere Cristo negli altri 

La nostra vita quotidiana è essenzialmente una vita di relazioni, famigliari, amicali e professionali, fonti di gioia come di inevitabili tensioni. Per San Josemaría il segreto è saper “riconoscere nei fratelli il Cristo che viene incontro a noi". Forgia n. 454: ”Con quanta insistenza l'Apostolo San Giovanni predicava il «mandatum novum»! - «Amatevi gli uni gli altri!». - Mi metterei in ginocchio, senza far scena me lo grida il cuore -, per chiedervi per amor di Dio di volervi bene, di aiutarvi, di darvi la mano, di sapervi perdonare. - Pertanto, respingete la superbia, siate compassionevoli, abbiate carità; prestatevi mutuamente l'aiuto della preghiera e dell'amicizia sincera. F 457. Devi convivere, devi comprendere, devi essere fratello dei tuoi fratelli gli uomini, devi come dice il mistico castigliano mettere amore dove non c'è amore, per raccogliere amore.  

Fare tutto per amore

Già sai, figlio mio – me lo hai sentito dire sin dal principio – che non esistono cose poco importanti per chi ama. L’amore può ingigantire a tal punto le nostre azioni, che una inezia può assurgere all’eroismo. La fedeltà nel piccolo, le piccole mortificazioni costanti, quanto sono grate agli occhi di Dio! Come trasformano la volontà! Come dilatano l’anima! E come contribuisci, con la tua fedeltà nei doveri minuti, a rendere più gradita la vita agli altri! (Dalla predicazione orale, raccolta di meditazioni). 
Cammino 813. Fate tutto per Amore. - Così non ci sono cose piccole: tutto è grande. - La perseveranza nelle piccole cose, per Amore, è eroismo. 
Cammino 825 Persevera nel compimento esatto dei tuoi doveri di adesso. -Quel tuo lavoro - umile, monotono, piccolo - è orazione tradotta in opere che ti dispongono a ricevere la grazia di quell'altra attività - grande, ampia e profonda- che tu sogni. 

Gli Angeli Custodi

Il 2 ottobre è anche la festa degli Angeli Custodi, e il fatto che l'Opus Dei sia nata in quel giorno ha avuto una profonda eco nella vita del Fondatore. "La tradizione cristiana descrive l'Angelo Custode come un grande amico che Dio ha messo accanto a ogni uomo per accompagnarlo nel suo cammino. E per questo ci invita a conoscerlo, a rivolgerci a lui. (...) Dobbiamo sentirci pieni di coraggio, perché la grazia del Signore non può mancare: Dio sarà sempre accanto a noi e manderà i suoi angeli perché siano i nostri compagni di viaggio, i nostri prudenti consiglieri lungo la via, i collaboratori in tutte le nostre imprese. In manibus suis portabunt te, ne forte offendas ad lapidem pedem tuum; gli angeli ti terranno per mano, affinché il tuo piede non inciampi nei sassi." (E' Gesù che Passa, n. 63).

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