CONSIGLI DI LETTURE PER L'ESTATE E PER TUTTO L'ANNO 3

 

INVITO ALLA LETTURA

«Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie; esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono. Astenetevi da ogni specie di male»(1 Ts 5, 19-22). L’apertura dell’anima, l’ampiezza di orizzonti, sono autentici quando sono consoni con la ricerca e l’incontro, sempre più appassionati e al tempo stesso più sereni, della Verità e della Bellezza.

Scott Hahn, La Cena dell’Agnello. La Messa come Paradiso sulla terra, Cantagalli, Siena, 2011

L’autore introduce la prima parte – Il dono della Messa (pp. 13-62) – chiedendosi cosa abbiano in comune una realtà tanto familiare come la Messa e un libro tanto strano come l’Apocalisse? Semplicemente – si fa per dire – il libro dell’Apocalisse ci mostra che la Messa è il Paradiso sulla terra. Scott Hahn parte dal racconto della sua prima Messa. Ancora protestante, almeno fino alla consacrazione, viene poi colto di sorpresa quando scopre di essere nientemeno che nell’Apocalisse: «In meno di un minuto l’espressione "Agnello di Dio" era ricorsa quattro volte. […] Ero al banchetto nuziale che Giovanni descrive alla fine del libro conclusivo della Bibbia. Ero davanti al trono celeste, dove Gesù è sempre salutato come l’Agnello. Non ero pronto per questo, comunque – ero a Messa!» (p. 20).

Nella seconda parte del libro, l’autore ci mostra La Rivelazione del Paradiso (pp. 62-112). Nella serie infinita di interpretazioni più o meno fantasiose, dal catastrofismo alla geopolitica, Scott Hahn si imbatte «[…] in un tesoro nascosto – nascosto, cioè, da chi ha studiato le Scritture in una tradizione risalente soltanto a quattro secoli fa» (p. 69). Il tesoro nascosto è la liturgia, che riprende e supera quella del Tempio di Gerusalemme, e finalmente permette a Scott Hahn di trovare il senso di un libro apparentemente senza senso quale l’Apocalisse: «Ciò che Giovanni descrive nella sua visione non era niente di meno che il tramonto del vecchio mondo, della vecchia Gerusalemme, dell’antica alleanza, e la creazione di un nuovo mondo, di una nuova Gerusalemme, una nuova alleanza. Con l’ordine del nuovo mondo subentrò un nuovo ordine nel culto» (p. 73). Il nuovo ordine ruota intorno all’Agnello: «L’Agnello è Gesù. L’Agnello è anche un "figlio d’uomo", parato come un sommo sacerdote (1,13); l’Agnello è vittima sacrificale; l’Agnello è Dio» (p. 79).

Alla "parusia eucaristica" è dedicata la terza parte, Rivelazione per le moltitudini (pp. 113-162). Apocalisse significa svelare, dunque svelando l’Apocalisse, cioè svelando la Rivelazione, sveleremo anche ciò che si cela dietro la Messa: «La liturgia è Parusia anticipata, è l’irrompere del "già" nel nostro "non ancora"» (Joseph Ratzinger), sin nei minimi dettagli, come dimostra l’elenco a pp. 119-120 in cui l’autore ci mostra, versetto per versetto, che «[…] il filo dorato della liturgia tiene insieme le perle apocalittiche della visione di Giovanni» (p. 119). Con gli occhi dell’Apocalisse riusciremo a vedere la gloria che si nasconde dietro l’apparente banalità della messa domenicale.


[1]Sintesi della recensione di Pippo Corigliano, che si trova in:

 https://www.facebook.com/giuseppe.corigliano.714/posts/3434996049924417

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