CONSIGLI DI LETTURE PER L'ESTATE E PER TUTTO L'ANNO 2.

                                     

Introduzione alla lettura spirituale.

La spiritualità cristiana intende per “lettura spirituale” la pratica regolare degli insegnamenti della Sacra Scrittura e di altri libri idonei a nutrire e mantenere viva la vita spirituale.  Si può affermare che la lettura ha come obiettivi quello di edificare, consolare e fortificare l’animo; è un alimento che orienta verso la preghiera, illumina la carità e induce a pregare. Unisce, dunque, due dimensioni inseparabili: stimola l’amore verso Gesù Cristo (affectus) e migliora la conoscenza della dottrina cristiana (intellectus).


                                      San Josemaria Escriva Amici di Dio, Ares

Per un napoletano una persona che osserva una puntualità molto precisa, ha qualche problema psichico; mentre dire “non mi far perdere tempo” è un’offesa. Ma, leggendo le omelie di San Josemaría Escrivá, anche un napoletano si convince che la puntualità e il buon uso del tempo sono un modo di mettere in pratica la volontà di Dio.


(...) San Josemaría mi ha fatto scoprire che la vita cristiana è un poema d’amore in cui tutto mi parla di Gesù, senza escludere nulla: dall’impegno professionale, all’innamoramento, dall’amicizia al divertimento e così via…

La predicazione di San Josemaría ha un ottimo supporto non solo nel famoso Cammino ma anche nei libri che raccolgono le sue omelie: è da poco apparsa la nuova edizione critica di Amici di Dio, contenente il suo insegnamento sulla vita pratica del cristiano, dal lavoro professionale alla preghiera e, appunto, dalla puntualità al buon uso del tempo.[1]

San Francesco d'assisi, I Fioretti, fabbri editori ed altri

Cosa sono i fioretti di san Francesco?

La genesi del testo originale trecentesco non è chiara. Per molto tempo si è creduto si trattasse della traduzione dal latino di un precedente testo intitolato “Floretum”, una storia di Francesco e dei suoi primi compagni, attribuita a Frate Ugolino da Montegiorgio, autore dell’opera latina medioevale “Actus Sancti Francisci et sociorum eius”, di cui i fioretti potrebbero essere stati l’introduzione. Un’altra tradizione attribuisce la paternità del testo a Giovanni de’ Marignolli, frate minore francescano che fu vescovo e missionario in Cina.

Sebbene l’autore resti incerto, non cambia il significato dell’opera, ovvero una raccolta di storie e leggende sulla vita di san Francesco d’Assisi e dei suoi discepoli, nella quale emergono le sue predicazioni e l’esempio di vita e fede.

Composti nel ‘300, sono giunti fino a noi attraverso una serie di codici manoscritti, fino alla prima stampa nel 1476.

Già il 1° capitolo ci rivela il contenuto dell’intera opera:

Al nome del nostro Signor Gesù Cristo crocifisso e della sua Madre Vergine Maria. In questo libro si contengono certi fioretti, miracoli ed esempi divoti del glorioso poverello di Cristo messer santo Francesco e d’alquanti suoi santi compagni. A laude di Gesù Cristo. Amen.

Dunque i Fioretti ci raccontano con straordinaria vivacità e vividezza anche le vicende dei compagni di Francesco, come frate Bernardo di Quintavalle, che di Francesco fu il primo seguace; frate Leone, che fu vicino a Francesco soprattutto negli ultimi anni e a cui il Santo dedicò una benedizione personale (Benedictio fratris Leonis) e una lode a Dio (Laudes Dei altissimi), documenti preziosissimi giunti fino a noi; frate Masseo, uno degli amici più cari di Francesco, di bell’aspetto e dotato di un proverbiale buon senso, che emerge nei fioretti a lui dedicati insieme all’umiltà, all’obbedienza e all’amore verso Dio; santa Chiara, sorella di Francesco nella povertà, a lui legata da un amore dolcissimo, santo e puro.

Un libro corale, dunque, dove non c’è un unico protagonista, com’è giusto aspettarsi da una figura umile e profondamente inserita nella propria comunità di amici e fratelli come San Francesco d’Assisi.

Joseph ratzinger, guardare Cristo. Esercizi di fede, speranza e carità, Jaca Book, 2020 - 99 pagine

«Quando nell'estate del 1986 monsignor Luigi Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione, mi invitò a tenere gli esercizi per i sacerdoti del suo movimento a Collevalenza (...) Fui dapprima esitante verso la richiesta di pubblicazione che veniva dai partecipanti agli esercizi. Ma quando, due anni dopo, riesaminai il manoscritto, mi parve che l'unione di filosofia, teologia e spiritualità verificatasi per le circostanze della preparazione, potesse forse essere feconda e offrire nuovi punti di vista [...]. Io spero che il piccolo volume che così ne risulta, come le pratiche che ne stanno all'origine, possa servire a una nuova iniziazione a quegli atteggiamenti di fondo in cui l'esistenza umana si apre a Dio e diventa così veramente umana».

Non è un testo difficile e teologico in senso accademico. Sono riflessioni spirituali, profonde, ma comprensibili, che aiutano a pregare ed approfondire il senso delle tre virtù teologali.


Commenti

Post popolari in questo blog

I DUE "MOTU PROPRIO" HANNO MODIFICATO IN QUALCHE COSA L'OPUS DEI?

TUTTI GLI SCRITTI DI SAN JOSEMARIA A DISPOSIZIONE CON UN "CLICK"

COSA É CAMBIATO NELLE PRELATURE PERSONALI?