Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta testi di san Josémaria

NOVENA DELL'IMMACOLATA. SETTE DICEMBRE. CONTEMPLIAMO LA VITA DI MARIA.

Immagine
  MARIA, MAESTRA DI VITA ORDINARIA Maria, nostra Madre, è un modello di corrispondenza alla grazia; se noi contempliamo la sua vita, riceveremo dal Signore la luce necessaria per divinizzare la nostra esistenza quotidiana. Noi cristiani pensiamo molte volte alla Madonna nel corso dell'anno, quando celebriamo le festività mariane, e anche in diversi momenti di ogni giornata. Se approfittiamo di queste occasioni cercando di figurarci come si comporterebbe nostra Madre nei compiti che dobbiamo svolgere, un poco alla volta finiremo per imparare: e finiremo per assomigliarle, come i figli assomigliano alla madre. (É Gesù che passa, 173) Per giungere a essere divini, per  divinizzarci , è necessario imparare a essere molto umani, vivendo al cospetto di Dio la nostra condizione di uomini comuni e santificando questa apparente piccolezza. Così visse Maria. Colei che è piena di grazia, colei che è oggetto della compiacenza divina ed è al di sopra degli angeli e dei santi, condusse un'es

SAN JOSEMARÍA: PENSIERI PER TUTTA LA SETTIMANA

Immagine
  22/novembre “Te lo dico in nome di Dio: non disperare”  Sono santi coloro che lottano fino alla fine della loro vita: coloro che sanno sempre rialzarsi dopo ogni inciampo, dopo ogni caduta, per proseguire coraggiosamente il cammino con umiltà, con amore, con speranza. (Forgia, 186)   Non dobbiamo stupircene. Trasciniamo in noi stessi — conseguenza della natura caduta — un principio di opposizione, di resistenza alla grazia: sono le ferite del peccato originale, esacerbate dai nostri peccati personali. Pertanto, dobbiamo intraprendere quelle ascensioni, quei compiti divini e umani di ogni giorno — che sempre sfociano nell'Amore di Dio —, con umiltà, con cuore contrito, fiduciosi nell'assistenza divina, e tuttavia dedicando ad essi le nostre migliori energie, come se tutto dipendesse da noi.(...) Ti ripeto, fatti coraggio, perché Cristo, che ci ha perdonato sulla Croce, continua a offrire il suo perdono nel sacramento della Penitenza, e sempre, per giungere alla vittoria abbiam

ABBIAMO BISOGNO DI ALIMENTARE LA NOSTRA SPERANZA CON LA PREGHIERA.

Immagine
testi tratti dagli scritti di san Josemaría per questa settimana 15/novembre “La virtù della castità”     Contro la vita limpida, contro la santa purezza, si erge una grande difficoltà, a cui tutti siamo esposti: il pericolo dell'imborghesimento, nella vita spirituale o nella vita professionale: il pericolo — anche per coloro che sono chiamati da Dio al matrimonio — di sentirsi scapoloni, egoisti, persone senza amore. — Lotta alla radice contro questo rischio, senza concessioni di alcun genere. (Forgia, 89)   Mi aiuta il ricorso all'Umanità santissima del Signore, all'ineffabile meraviglia di Dio che si umilia fino a farsi uomo, e che non considera una menomazione l'aver preso un corpo come il nostro, con tutti i suoi limiti e le sue debolezze, eccetto il peccato, e tutto ciò perché ci ama fino alla follia. Il suo annichilimento non lo abbassa; invece eleva noi e ci deifica nel corpo e nell'anima. Rispondere di sì all'Amore, con affetto schietto, ardente e or

PENSIERI TRATTI DAGLI SCRITTI DI SAN JOSEMARÍA CHE POSSONO ALIMENTARE LA NOSTRA ORAZIONE IN QUESTA SETTIMANA

Immagine
  8/novembre «Farci guidare dal “Buon Pastore” »   «Io sono il buon Pastore; conosco le mie pecore», cioè le amo, «e le mie pecore conoscono me» (Gv 10, 14). Come a dire apertamente: corrispondono all'amore di chi le ama. La conoscenza precede sempre l'amore della verità. Domandatevi, fratelli carissimi, se siete pecore del Signore, se lo conoscete, se conoscete il lume della verità. Parlo non solo della conoscenza della fede, ma anche di quella dell'amore; non del solo credere, ma anche dell'operare. L'evangelista Giovanni, infatti, spiega: «Chi dice: Conosco Dio, e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo» (1 Gv 2, 4). (...) Le sue pecore troveranno i pascoli, perché chiunque lo segue con cuore semplice viene nutrito con un alimento eternamente fresco. Quali sono i pascoli di queste pecore, se non gli intimi gaudi del paradiso, ch'è eterna primavera? Infatti pascolo degli eletti è la presenza del volto di Dio, e mentre lo si contempla senza paura di perderl

PENSIERI DI SAN JOSEMARÍA PER TUTTA LA SETTIMANA

Immagine
1/NOVEMBRE “QUESTA È LA VOLONTÀ DI DIO: LA VOSTRA SANTIFICAZIONE”    Arriverai a essere santo se hai carità, se sai fare le cose che gli altri gradiscono e che non offendono Dio, anche se ti costano. (Forgia, 556) Voi e io facciamo parte della famiglia di Cristo, perché in lui Dio ci ha scelti prima della creazione del mondo, per essere santi e immacolati al suo cospetto nella carità, predestinandoci a essere suoi figli adottivi per opera di Gesù Cristo, secondo il beneplacito della sua volontà [Ef 1, 4-6]. La meta che vi propongo — o meglio, la meta che Dio indica a noi tutti — non è un miraggio o un ideale irraggiungibile: potrei portarvi molti esempi di gente della strada, come voi e come me, uomini e donne, che hanno incontrato Gesù che passa quasi in occulto [Gv 7,10] per i crocicchi apparentemente più usuali, e si sono decisi a seguirlo, abbracciando con amore la croce di ogni giorno [Cfr Mt 16,24]. (Amici di Dio, 2-4)   2/NOVEMBRE “PER NOI LA MORTE È VITA”  Va' avant

PENSIERI PER LA NOSTRA MEDITAZIONE PERSONALE DAGLI SCRITTI DI SAN JOSEMARÍA

Immagine
25/ottobre “Egli ci ascolta e ci risponde” Et in meditatione mea exardescit ignis —e, nella mia meditazione, si accende il fuoco. —Per questo vai all'orazione: per fare di te stesso un falò, un fuoco vivo, che dia calore e luce. Perciò, quando non sai proseguire, quando senti che ti stai spegnendo, se non puoi gettare nel fuoco tronchi odorosi, getta i ramoscelli e il fogliame di piccole orazioni vocali, di giaculatorie, che continuino ad alimentare la fiamma. E avrai utilizzato bene il tempo. (Cammino, 92)  Quando veramente vogliamo aprire il cuore, se siamo sinceri e semplici, cerchiamo il consiglio delle persone che ci amano, che ci comprendono: ci si rivolge al padre, alla madre, allo sposo, alla sposa, al fratello, all'amico. Questo è già dialogo, pur se spesso si desideri, più che ascoltare, aprirsi, raccontare quello che ci succede. Dobbiamo incominciare a comportarci così con il Signore, con la sicurezza che Egli ci ascolta e ci risponde; gli presteremo attenzione e

PENSIERI PER TUTTA LA SETTIMANA

Immagine
18 ottobre: “In che cosa dobbiamo sperare?"   Davanti a un panorama di uomini senza fede, senza speranza; davanti a cervelli che si agitano, al limite dell'angoscia, per cercare una ragione d'essere alla vita, tu hai trovato una meta: Lui! E questa scoperta inietterà per sempre nella tua esistenza un'allegria nuova, ti trasformerà, e ti presenterà ogni giorno un'immensità di cose belle che ti erano sconosciute, e che mostrano la gioiosa ampiezza del sentiero ampio che ti conduce a Dio. (Solco, 83)  Forse più d'uno si chiede: noi cristiani, in che cosa dobbiamo sperare? Il mondo ci offre molti beni, appetibili dal nostro cuore, che reclama la felicità e insegue con ansia l'amore. Inoltre vogliamo seminare la pace e la gioia a mani piene; non ci sentiamo soddisfatti di ottenere la prosperità personale, e cerchiamo che siano contenti tutti coloro che ci stanno vicino. Disgraziatamente, alcuni, con una prospettiva rispettabile ma piatta, con ideali del tutto s

PENSIERI PER TUTTA LA SETTIMANA CON SAN JOSEMARÍA.

Immagine
  11/ottobre “Pregare è la via per affrontare tutti i mali”  Pregare è la via per affrontare tutti i mali di cui soffriamo. (Forgia, 76)  L'orazione — ricordalo — non consiste nel fare bei discorsi, dire frasi magniloquenti o consolanti... Orazione è a volte uno sguardo a un'immagine del Signore o di sua Madre; altre volte, una supplica, in parole; altre ancora, l'offerta delle buone opere, dei risultati della fedeltà... Come il soldato che sta di sentinella, così dobbiamo stare noi alla porta di Dio nostro Signore: e questo è orazione. O come si accuccia un cagnolino ai piedi del suo padrone. —E non esitare a dirglielo: Signore, sono qui come un cane fedele; o, meglio, come un somarello, che non darà calci a chi lo ama. (Forgia, 73)  Ti consiglio (...) di fare, se non l'hai ancora fatta, la tua esperienza personale dell'amore materno di Maria. Non basta sapere che Ella è Madre, considerarla tale, e parlare di Lei come tale. E tua Madre, e tu sei suo figlio; ti

PENSIERI PER OGNI GIORNO 4-10 OTTOBRE

Immagine
Seguire Gesù, imitare le sue virtù e parlare con Lui  4/OTTOBRE “DOBBIAMO AMARE DI TUTTO CUORE LA POVERTÀ”  Nella Sacra Scrittura, proprio come uno dei segni che manifestano l'arrivo del Regno di Dio, leggiamo che "il Vangelo è annunciato ai poveri" (Mt 11, 6). Non ha lo spirito di Cristo chi non ama e non vive la virtù della povertà; e ciò vale per tutti, tanto per l'anacoreta che si ritira nel deserto, quanto per il comune cristiano che vive nel mezzo della società umana, fornito delle risorse di questo mondo o privo di molte di esse. (Colloqui, 110)   Cammino 151. Distacco. -Quanto costa!... Oh, non aver altro legame che tre chiodi, né altra sensazione nella mia carne che la Croce!   Forgia 523. Non mettere il cuore in nulla che sia caduco: imita Cristo, che si fece povero per noi, e non aveva dove posare il capo. Chiedigli di concederti, in mezzo al mondo, un distacco effettivo, senza attenuanti.   Forgia 524. Un chiaro segno di distacco è non considerare - pe

PENSIERI PER OGNI GIORNO CON TESTI DI SAN JOSÉMARÍA

Immagine
  PENSIERI PER TUTTA LA SETTIMANA  20/SETTEMBRE “RENDERGLI GLORIA, LODARLO ED ESTENDERE  IL SUO REGNO"  Potete arrivare al vertice della vostra professione, potete ottenere i trionfi più clamorosi, come frutto della vostra liberissima iniziativa nelle attività temporali; ma se perdete il senso soprannaturale che deve presiedere ogni nostra occupazione umana, avete deplorevolmente sbagliato strada. Al cospetto di Dio, e questo, in definitiva, è ciò che conta, è vittorioso colui che lotta per comportarsi da cristiano autentico: non ci può essere una soluzione intermedia. Per questo conoscete persone che, giudicando umanamente la loro situazione, dovrebbero essere molto felici, e invece trascinano un'esistenza inquieta, amara; sembra che vendano allegria a profusione, ma appena si gratta la loro anima affiora un gusto aspro, più amaro del fiele. Questo non capiterà a nessuno di noi, se davvero cerchiamo di compiere in ogni momento la Volontà di Dio, di rendergli gloria, di lodar