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SPONTANEITA' O SINCERITA'

SINCERITA' VS SPONTANEITA' La sincerità è spesso confusa con la spontaneità: niente freni, niente veli, dire tutto quel che passa per la testa.  La spontaneità è im-mediata, non tollera la mediazione riflessiva; è diretta, selvatica, primitiva. La spontaneità in sé non è una virtù, è solo la liberazione d'un impulso, è uno sfogo, quasi un'incontinenza. La sincerità non s'identifica con la spontaneità, come si pensò nel '68, ma assume valore se è consapevole e riflessiva. Come la verità è rivoluzionar ia sul piano politico, così sul piano soggettivo la sincerità fu considerata libertaria, liberatrice, demitizzante e dissacrante. Franco sta sia per sincero che per libero. Da questa pseudo-sincerità sono nati due frutti, uno per affinità, l'altro per contrasto. Da una parte è sorto il mito del coming out; tutto ciò che era coperto dall'inibizione viene allo scoperto e si fa oggetto di esibizione. Il pudore per l'intimità cede al narcis...

GLI INDIZI DI UNA PERSONA SUPERBA SECONDO SAN TOMMASO

Ti credi migliore in tutto? Ti costa vedere i tuoi difetti ma critichi facilmente quelli degli altri? La parola “superbia” indica un vizio negativo dello spirito, quello superiore a tutti. Per Tommaso d’Aquino, il superbo è colui che nutre un amore disordinato per il proprio bene al di sopra di altri beni superiori. Si tratta di un amore disordinato perché, visto che il superbo non si conosce per quello che è ma ha una conoscenza di sé come di colui che vorrebbe essere, desidera per sé ciò che non è adeguato. Il santo lo descrive come l’anelito smisurato alla propria eccellenza, che tra l’altro sminuisce la dignità altrui..... http://it.aleteia.org/2016/08/29/gli-indizi-di-una-persona-superba-secondo-san-tommaso-daquino/

ABORTO E CONFESSIONE. ALCUNE PRCISAZIONI.

Nella recente lettera apostolica "Misericordia et misera", con cui il Papa ha chiuso l'Anno Santo della Misericordia, ha parlato in più punti del sacramento della Riconciliazione, o della Misericordia. In particolare ha fatto riferimento all'aborto:  « 12. In forza di questa esigenza, perché nessun ostacolo si interponga tra l a richiesta di riconciliazione e il perdono di Dio, concedo d’ora innanzi a  tutti i sacerdoti, in forza del loro ministero, la facoltà di assolvere quanti  hanno procurato peccato di aborto.  (...)  Vorrei ribadire con tutte le mie  forze che l’aborto è un grave peccato, perché pone fine a una vita  innocente. Con altrettanta forza, tuttavia, posso e devo affermare che  non esiste alcun peccato che la misericordia di Dio non possa  raggiungere e distruggere quando trova un cuore pentito che chiede di  riconciliarsi con il Padre. Ogni sacerdote, pertanto, si faccia guida,  sostegno e conforto nell’accompag...

COMMEMORAZIONE DEI FEDELI DEFUNTI

Una lacrima  per i defunti evapora. Un fiore sulla loro tomba  appassisce. Una preghiera  per la loro anima  la raccoglie Iddio. S. Agostino

TERMINATO L'ANNO SANTO RIMANE LA MISERICORDIA

misericordia et misera Misericordia et misera sono le due parole che sant’Agostino utilizza per raccontare l’incontro tra Gesù e l’adultera (cfr Gv 8,1-11). Non poteva trovare espressione più bella e coerente di questa per far comprendere il mistero dell’amore di Dio quando viene incontro al peccatore: «Rimasero soltanto loro due: la misera e la misericordia».1 Quanta pietà e giustizia divina in questo racconto! Il suo insegnamento viene a illuminare la conclusione del Giubileo Straordinario della Misericordia, mentre indica il cammino che siamo chiamati a percorrere nel futuro. E' il primo paragrafo della Lettera Apostolica di Papa Francesco con cui si chiude l'Anno Santo della Misericordia. Puoi leggere qui  una sintesi della lettera curata da Giovanni Tridente.

IL VIAGGIO DEL PAPA FRANCESCO IN SVEZIA

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      PAPA FRANCESCO IN SVEZIA PER I 5OO ANNI DELLA RIFORMA PROTESTANTE             Un viaggio che destinato a provocare scandalo in tutti quelli che vogliono scandalizzarsi, prima ancora di aver tentato di capire di cosa si tratta.  Due punti per ragionare:  E' un cedimento?:  se il Papa accettando di celebrare insieme la ricorrenza, implicitamente mette da parte le condanne del passato, quanto più é forte il cambio "dall'altra parte" invitando colui che era definito l'Anticristo?  Il giudizio storico su Lutero e sulla Riforma  rimane. Quello che é stato non si può cambiare, costatando per esempio che la Chiesa di Roma é ancora viva e vegeta, seppur con vari malanni, ma pur sempre capace di rinnovarsi. L'esito della Riforma, a parte alcune "costole", é sotto l'occhio di tutti, soprattutto nelle sue espressioni originarie (Luteranesimo, Calvinismo, ecc.). Ma il giudizio in una ottica della teologia della stori...

IL POSTO GIUSTO: Luca 14, 1.7-11

commento al Vangelo di san Luca, --> Il banchetto della vita quotidiana Luca 14,1.7-11. Avvenne un sabato che Gesù era entrato in casa di uno dei capi dei farisei per pranzare e la gente stava ad osservarlo. Osservando poi come gli invitati sceglievano i primi posti, disse loro una parabola: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più ragguardevole di te e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: Cedigli il posto! Allora dovrai con vergogna occupare l'ultimo posto. Invece quando sei invitato, và a metterti all'ultimo posto, perché venendo colui che ti ha invitato ti dica: Amico, passa più avanti. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato». Non  frequento molto i banchetti di  nozze e quindi rischio poco. Ma Gesù alla fine di questo passo di san Luca, mi fa comprendere che le nozze c’entrano poco. Non è...