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COMMENTO AL VANGELO DI DOMANI, SOLENNITÁ DI TUTTI I SANTI

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  BEATITUDINI Matteo 5, 1 - 12 “Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati gli afflitti, perché saranno consolati. Cerchiamo di entrare in questo messaggio, è parola di Dio. Parola che si incarna nell'uomo. un quadro appeso alla parete 8 tipi di felicità e quindi di persone felici, secondo Gesù. Per gli altri può sembrare una pazzia, beati gli afflitti, beati cioè i disperati. E da pazzi…. secondo la logica “del mondo”, non secondo la logica di Dio. Sono di due tipi: alcune si riferiscono a situazioni di fatto, in cui ci si può trovare: gli afflitti, i poveri, i perseguitati. Situazioni che non scegliamo noi. Le altre beatitudini sono invece “volontarie”: i mansueti/miti, coloro che cercano la pace, i puri di cuore, i misericordiosi. Non si nasce o ci si trova, ma si diventa. Una pagina bella ma paradossale. Queste parole, che sembrano solo per alcuni, sono un cammino per tutti. Difficili, forse impossibili con le solo nostre forze, ma un camino che il Si

COMMENTO VANGELO: giovedì della 30.ma settimana del T.O.: Luca 13, 31-35

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  Vangelo di domani, giovedì della  30.ma  settimana del T.O.: Luca 13, 31-35 In quel momento si avvicinarono a Gesù alcuni farisei a dirgli: «Parti e vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere». Egli rispose loro: «Andate a dire a quella volpe: “Ecco, io scaccio demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno la mia opera è compiuta. Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io prosegua nel cammino, perché non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme”. Gerusalemme, Gerusalemme, tu che uccidi i profeti e lapidi quelli che sono stati mandati a te: quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa è abbandonata a voi! Vi dico infatti che non mi vedrete, finché verrà il tempo in cui direte: “Benedetto colui che viene nel nome del Signore!”». Alcuni si avvicinano a Gesù e lo avvisano di un grave pericolo. Non sappiamo se sono preoccupati per lui o sempli

RIPRENDIAMOCI LA FESTA DI TUTTI I SANTI.

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              Solennità di Ognissanti, la festa del cielo Da un po' di anni non si parla più della festa di "tutti i Santi" o di "Ognisanti", termini messi da parte dalla festa di Hallowen. Che è la stessa cosa, ma nella confusione delle polemiche oscura l'origine di questa festa cristiana antica e molto importante, perchè non parla della morte, si dei morti, ma che noi sentiamo e crediamo vivi! Parla della vita, in particolare della "SANTITÁ", che è la vita in pienezza. Ti allego di seguito un breve ma chiaro articolo apparso su Vatican News del 1° novembre 2019.  In fondo faccio riferimento a due articoli di approfondimento sul tema che chiariscono la relazione sulla festa di Hallowen e la festa di "Tutti i Santi" o di "Ognisanti".   Il giorno di Ognissanti è una solennità in cui la Chiesa celebra insieme la gloria e l’onore di tutti i Santi, che contemplano eternamente il volto di Dio e gioiscono appieno di questa visione. A

FESTA DI SAN FRANCESCO: SPUNTI DI MEDITAZIONE SULLA POVERTÀ

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Amore per lo spirito di povertà. Gli insegnamenti di san Josemaría  sul vero spirito di povertà spingono i cristiani ad agire con scioltezza, con libertà interiore e senza atteggiamenti schizofrenici, disponendo dei beni materiali. In un'intervista che ha concesso alla rivista spagnola Telva (1-II-1968), ha spiegato: "Ogni cristiano comune deve rendere compatibili, nella sua vita, due aspetti che a prima vista possono sembrare contraddittori. Povertà reale, che si noti e si tocchi -fatta di cose concrete-, che sia una professione di fede in Dio, una manifestazione che il cuore non si soddisfa con le cose create, ma aspira al Creatore, che desidera riempirsi dell'amore di Dio, e poi dare a tutti quello stesso amore. E, allo stesso tempo, essere uno in più tra i suoi fratelli gli uomini, di cui partecipa alla vita, con i quali si rallegra, con cui collabora, amando il mondo e tutte le cose buone che ci sono nel mondo, usando tutte le cose create per risolvere i problemi dell

ANNIVERSARIO FONDAZIONE DELL'OPUS DEI, 2 OTTOBRE 2024.

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  Madrid, 2 ottobre 1928 "L’Opera di Dio non l’ha immaginata un uomo; già da molti anni il Signore l’ispirava a uno strumento inetto e sordo, che la vide la prima volta il giorno dei Santi Angeli Custodi, il 2 ottobre 1928”. Josemaría  escrivá de balaguer   È l’alba. A Madrid, un giovane sacerdote di ventisei anni sta celebrando la Santa Messa nella cappella situata al pianterreno della casa dei Missionari di San Vincenzo de’ Paoli, in via Garcia de Paredes. ... sta seguendo gli esercizi spirituali iniziati due giorni prima in quella stessa casa. È il giorno in cui la Chiesa celebra la festa dei Santi Angeli Custodi, ... “ Ecco, io mando un angelo davanti a te per custodirti sul cammino e per farti entrare nel luogo che ho preparato. Abbi rispetto della sua presenza, ascolta la sua voce e non ribellarti a lui …” (Es 23,20) – e il canto dell’Alleluia: “ Benedite il Signore, voi tutte, sue schiere, suoi ministri, che fate il suo volere ” (Sal 102, 21). ... Arriva poi il momento supr

RECENSIONE AL "IL SIGNORE DEGLI ANELLI"

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                                                                  Il Signore degli Anelli   Banalmente si potrebbe definire una lotta tra il bene e il male, ma anche in Tex Willer c’è la lotta tra il bene e il male e in tutti i fumetti Marvel.   Per capire Tolkien e il suo mondo bisogna rifarsi ai suoi studi di filologia delle lingue nord europee, antiche e medievali con la loro tradizione fatta di saghe, racconti fantastici, miti, che ritroviamo nel Signore degli Anelli: l’oro del Reno, l’anello dei Nibelunghi, la ricerca del santo Gral, ecc.   Come nella mitologia classica, il racconto si sviluppa lungo un “viaggio”, l’avventura per antonomasia, la scoperta dell’ignoto; viaggio come metafora della vita, che è scoprirne il senso, che è prova, purificazione e ritorno. I quattro Hobbit protagonisti del romanzo partono dalla loro terra, la Contea, e ci ritornano esattamente dopo 13 mesi.   Nei miti antichi ci sono gli eroi buoni che devono affrontare un’impresa disperata,

INTERVISTA A MONSIGNOR FERNANDO OCÁRIZ!

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        INTERVISTA A MONS. OCARIZ.       INTERVISTA A MONSIGNOR FERNANDO OCÁRIZ, PRELATO DELL'OPUS DEI "Lavoriamo in un clima di dialogo e di fiducia con la Santa Sede, proprio della Chiesa"  Cordiale, con spirito aperto, sorridente e amico della chiarezza, Fernando Ocáriz sottolinea che esiste un nucleo immutabile dell'Opus Dei: "La santità in mezzo al mondo". Ramón Balmes 22/06/2024, rivista "El debate"   Un grande modello di nave simile alla J.J. Sister con cui san Josemaría viaggiò da Barcellona a Genova nella notte movimentata del 21 giugno 1946, presiede la stanza. L'intervista si svolge in una grande sala di legno e mattoni a Villa Tevere, ex sede dell'Ambasciata d'Ungheria presso la Santa Sede, oggi sede prelatizia dell'Opus Dei, nel quartiere Pinciano. Accanto al caminetto, ci sono due piccoli scaffali con una fotografia di san Josemaría accompagnato da alcuni dei primi membri dell'Opus Dei e tre libri di consultazione