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UN FILM CHE HA FATTO DISCUTERE: Cuties ( francese : mignonnes )

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  Cuties o Mignonnes breve recensione. Cuties  (  frances e  :  mignonnes  ) è un film francese  dl 2020 coming-of-age  dramma  scritto e diretto da  Maimouna Doucouré  nel suo debutto alla regia.  [2]  Il film è interpretato da Fathia Youssouf, Médina El Aidi-Azouni, Esther Gohourou, Ilanah Cami-Goursolas e Maïmouna Gueye.  La trama ruota attorno a una ragazza senegalese-francese con  un'educazione  musulmana  tradizionale  che è intrappolata tra i valori tradizionali e  la cultura di Internet  .  Secondo i realizzatori, il film intende criticare l'iper sessualizzazione delle ragazze pre-adolescenti.  Il film è stato presentato in anteprima nella sezione World Cinema Dramatic Competition del  Sundance Film Festival 2020  il 23 gennaio, dove Doucouré ha vinto il Premio alla regia.  È uscito in Francia il 19 agosto 2020 da  BAC Films  e a livello internazionale il 9 settembre 2020 su  Netflix  . Pur ricevendo recensioni generalmente positive da parte della critica, il film e la

PENSIERI PER OGNI GIORNO CON TESTI DI SAN JOSÉMARÍA

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  PENSIERI PER TUTTA LA SETTIMANA  20/SETTEMBRE “RENDERGLI GLORIA, LODARLO ED ESTENDERE  IL SUO REGNO"  Potete arrivare al vertice della vostra professione, potete ottenere i trionfi più clamorosi, come frutto della vostra liberissima iniziativa nelle attività temporali; ma se perdete il senso soprannaturale che deve presiedere ogni nostra occupazione umana, avete deplorevolmente sbagliato strada. Al cospetto di Dio, e questo, in definitiva, è ciò che conta, è vittorioso colui che lotta per comportarsi da cristiano autentico: non ci può essere una soluzione intermedia. Per questo conoscete persone che, giudicando umanamente la loro situazione, dovrebbero essere molto felici, e invece trascinano un'esistenza inquieta, amara; sembra che vendano allegria a profusione, ma appena si gratta la loro anima affiora un gusto aspro, più amaro del fiele. Questo non capiterà a nessuno di noi, se davvero cerchiamo di compiere in ogni momento la Volontà di Dio, di rendergli gloria, di lodar

IN MEMORIA DI DON ROBERTO MALGESINI

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  COMMENTO AL VANGELO DI OGGI: LUCA 7,31-35. BAMBINI INDECISI  I n quel tempo, il Signore disse: «A chi dunque paragonerò gli uomini di questa generazione, a chi sono simili? Sono simili a quei bambini che stando in piazza gridano gli uni agli altri: Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato; vi abbiamo cantato un lamento e non avete pianto! E' venuto infatti Giovanni il Battista che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: Ha un demonio. E' venuto il Figlio dell'uomo che mangia e beve, e voi dite: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori.»   Ha ragione il Signore, assolutamente. Siamo come dei bambini viziati, mai contenti di ciò che accade, sempre pronti a lamentarci di tutto e di tutti, ovviamente anche di Dio. Pronti a fare l'elenco delle cose che non funzionano, di come Dio dovrebbe amministrare il nostro piccolo pianeta e, principalmente, la nostra vita. Ma noi non facciamo nulla. Siamo bambini che non iniziano mai a “giocare”!

MEDITAZIONE PER LA FESTA DELL'ADDOLORATA

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 MARIA E LA SANTA CROCE Perseverare fino in fondo dal Vangelo secondo Giovanni 19, 25 - 27: " Poi disse al discepolo «ecco tua madre!». E da quel momento il discepolo la prese in casa sua"      In questa festa contempliamo la Croce dal punto di vista di Maria. La Madonna ci insegna, con l'esempio, a come seguire Gesù.    Stava presso la Croce (Stabat Mater, poema popolare di Jacopone di Todi che contempla Maria presso la Croce). Non si trova lì per caso o forzata contro la sua volontà. Io non volevo, non vorrei farlo se potessi, ma tocca subire e sopportare: no, non sono questi i sentimenti di Maria. No! Maria sceglie di seguire Gesù fino in fondo, a tutti i costi, per Amore.       San Giovanni Paolo Secondo, segnalava quattro modalità con cui Maria si pone come esempio di fedeltà al Signore.        Cerca di comprendere la volontà di Dio: meditava in cuor suo, come avverrà questo? L'accoglienza docile, il fiat, sia fatto, accetto ,. Non basta esprimere la propria vol

commento al Vangelo di Giovanni 3, 13 - 17, festa dell'esaltazione della Santa Croce

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            PERCHÉ FESTEGGIAMO L'ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE? Perché si è sentita la necessità di dedicare un'altra festa, alla Santa Croce?   Il Venerdì Santo che è il cuore liturgico e teologico, del Triduo Pasquale, ha come centro della celebrazione l'Adorazione della Croce. Nelle chiese spoglie e con gli altari nudi, la Croce, fino al quel momento velata, viene esposta all'Adorazione dei fedeli, che con canti e preghiere rendono lode a Cristo Crocefisso ed adorano il "Legno" strumento di salvezza. Ma rimane in primo piano la "Morte di Cristo", il dolore di quella morte causata da noi, e l'interiore attesa della salvezza promessa. Ma la Croce appare come segno del male che deve essere vinto e del sacrificio di Cristo. Il Sacrificio di Cristo, questo adoriamo e meditiamo il Venerdì Santo.   Con la seconda e definitiva distruzione di Gerusalemme da parte dell'imperatore Adriano era iniziata una sistematica distruzione dei luoghi legati all

ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE. INTRODUZIONE STORICA,

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  Quando è nata e come si è diffusa questa bellissima festa? BREVE SINTESI STORICA È una delle 12 grandi feste dell’anno liturgico, ha un giorno di vigilia e si conclude il 21 settembre. La data del 14 settembre è comune all’Oriente e all’Occidente dove il papa orientale Sergio I (687-701) ne ordinò la festa. La festa dell’Esaltazione riassume e richiama alcuni eventi storici legati al santo Legno, principalmente la scoperta della Vera Croce. Una tradizione formatasi abbastanza presto riferisce che sant’Elena, madre dell’imperatore Costantino, aveva ritrovato a Gerusalemme, presso il Golgota, le tre croci usate per Gesù Cristo e i due ladroni; una guarigione miracolosa, avvenuta al contatto con una d’esse, permise il riconoscimento della croce del Salvatore e di mostrarla alla venerazione del popolo. Appena la notizia della scoperta si diffuse nella Città Santa, una vasta folla si radunò per venerare la Croce del Signore. Il Patriarca di Gerusalemme, san Macarios, la portò su di un pul

FESTA DELL'ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE BREVE MEDITAZIONE

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  14 settembre   esaltazione della santa croce Giovanni 3,13-17. In quel tempo Gesù disse a Nicodemo: «Nessuno è mai salito al cielo, fuorchè il Figlio dell'uomo che è disceso dal cielo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna». Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui.   Stravaganti questi cristiani; mentre nel mondo si esaltano i calciatori e le belle donne, il denaro e i successi, loro esaltano uno strumento di morte. Si appassionano a uno tra i patiboli più cruenti della storia.   Quando tempo fa lessi queste parole mi colpirono e mi sono tornate in mente visitando le catacombe di san Sebastiano. La guida ci stava spiegando che tra i i numerosi simboli che contraddistingu