MEDITAZIONE PER LA FESTA DELL'ADDOLORATA



 MARIA E LA SANTA CROCE

Perseverare fino in fondo

dal Vangelo secondo Giovanni 19, 25 - 27: " Poi disse al discepolo «ecco tua madre!». E da quel momento il discepolo la prese in casa sua"
     In questa festa contempliamo la Croce dal punto di vista di Maria. La Madonna ci insegna, con l'esempio, a come seguire Gesù.
   Stava presso la Croce (Stabat Mater, poema popolare di Jacopone di Todi che contempla Maria presso la Croce). Non si trova lì per caso o forzata contro la sua volontà. Io non volevo, non vorrei farlo se potessi, ma tocca subire e sopportare: no, non sono questi i sentimenti di Maria. No! Maria sceglie di seguire Gesù fino in fondo, a tutti i costi, per Amore.
      San Giovanni Paolo Secondo, segnalava quattro modalità con cui Maria si pone come esempio di fedeltà al Signore. 
      Cerca di comprendere la volontà di Dio: meditava in cuor suo, come avverrà questo? L'accoglienza docile, il fiat, sia fatto, accetto,. Non basta esprimere la propria volontà e solo una volta. Ma é importante anche l'accoglienza, l'espressione decisa dell'accettazione. La coerenza che la porta a seguire il figlio ed assecondarlo. Diventa "discepola". Non solo adesione esterna, ma nei fatti, mettersi per la strada, in cammino. E infine, lì a piedi della Croce, la perseveranza nella prova.
     É facile perseverare per un po' (proseguiva san Giovanni Paolo), essere coerenti in alcune occasioni, o fino a un certo limite, ma arrivare "fino alla fine", fino all'"ultima pietra", richiede una fedeltà che si sviluppa e cresce nel tempo. Come nell'amore coniugale, nell'amicizia, in tutte le relazioni.
   Accettare le conseguenze delle nostre scelte, che hanno sempre anche effetti "collaterali" meno piacevoli. Posso dire di amare la povertà e i poveri, ma so accettare le conseguenze pratiche che ne conseguono? Amo quella persona, ma anche i suoi difetti? Aspiro a quel lavoro, ma saprò farmi carico anche delle responsabilità che ne conseguiranno?

Maria ci rivela il Mistero della Croce

     Gesù si preoccupa di sua madre, la ringrazia e non la separa dalla Chiesa e da ciascuno di noi, rappresentati da Giovanni, inoltre ci lascia Maria come Madre nostra: é veramente Madre della Chiesa.
    La figura di Maria "Addolorata", con l'immagine della spada che le trafiggerà il cuore, profezia del vecchio Simeone (Vangelo di san Luca 2, 35), ci aiuta a capire meglio il mistero della Croce. Storia dell'Uomo (in Maria) e storia di Dio (in Gesù) si intrecciano nella Croce! Comprenderemo che Gesù, "che vuole stare in Croce"e Maria che vuole stargli vicino, soffrono per i nostri peccati.

Storia d'Amore

         Papa Francesco (Angelus nella festa dell'Addolorata): "Una storia essenzialmente d'amore". E' un mistero immenso che da soli non possiamo comprendere (...) é possibile comprendere un "pochino" il mistero della Croce, "in ginocchio, nella preghiera", ma anche con "le lacrime".
         Anzi sono proprio le lacrime quelle che "ci avvicinano a questo mistero". Infatti "senza piangere", soprattutto senza "piangere nel cuore, mai capiremo questo mistero".
             É il "pianto del pentito, il pianto del fratello, della sorella, che guardano tante miserie umane e le guardano anche in Gesù, in ginocchio e piangendo" (...) abbiamo sempre "bisogno della Madre, della mano della mamma". Maria "ci faccia sentire quanto grande e quanto umile é questo mistero, quanto dolce come il miele e quanto amaro come l'aloe".

Consolatrice degli afflitti

         "Via Crucis, IV stazione" (san Josémaría): "Nella buia solitudine della Passione, la Madonna offre al suo figlio un balsamo di tenerezza, di unione, di fedeltà; un «si» alla volontà di Dio".
            Anche tutti coloro che soffrono nella propria carne e nel proprio animo, le pene derivanti da malattie, disabilità, ingiustizia, povertà, persecuzione, violenza fisica e mentale, perdita di persone care, tradimenti, insicurezza, solitudine, ecc... (san Giovanni Crisostomo): "guardino a Maria, consolatrice di tutti i dolori, perché avendo sofferto tanto già prima della Passione, può esser la luce a cui guardare per sopportare le nostre sofferenze ed avere compassione anche per quelle degli altri, delle donne e uomini, nostri compagni di viaggio in questo nostro pellegrinare per la terra.
            Maria offre anche a noi un balsamo di tenerezza.



 

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