LA FESTA DI TUTTI I SANTI O HALLOWEEN
Halloween significa "tutti i santi" e quindi non ci dovrebbero essere confusioni. Ma nei secoli si sono sovrapposti e mescolati significati e simboli di festività pagane, con significati e simboli cristiani.
Nelle due versioni, quella
cristiana e quella pagana l'oggetto é la morte, i morti.
Nella versione pagana, e in quella diciamo così laica, la morte e i morti, sono "travestiti", nascosti da alcuni
simboli: i teschi, le zucche vuote, le candele accese, le maschere,
generalmente, alludono in modo leggero, scherzoso alla morte e più recentemente zombie,
scheletri, fantasmi, ecc...
Un stesso oggetto, "la morte" viene affrontato in modo diverso e nello stesso giorno.
Nella tradizione cristiana
con il tempo si sono fuse due celebrazioni, che però mantengono un loro specifico significato: la festa di tutti i santi (1 novembre, antichissima, con cui si onoravano i primi martiri e poi tutti cristiani defunti di cui si aveva coscienza di una particolare santità di vita) e la
commemorazione di tutti i defunti, il giorno successivo il 2 novembre.
In tutte e due le
tradizioni (cristiana e pagana) la caratteristica comune é quella di un ricordo affettuoso e grato
per i defunti, superando il dolore della perdita con la consolazione della
speranza.
Quindi: speranza e
affetto. Ricordo. Memoria.
La festa dei morti in Messico, tradizione precristiana, tutto é centrato sul ricordo (che ora si fa esponendo una foto) del caro defunto. Il film Coco, ha recentemente ricordato questa tradizione messicana. I defunti possono venire a trovarci, non con
apparizioni macabre, ma con una presenza che nasce dal nostro affetto.
Le manifestazioni, non
religiose, variano: c'é sempre un fondo di speranza cristiana, per esempio a Palermo e in parte della Sicilia, i bambini
ricevono i doni "dai morti".
C'é un aria di
divertimento positivo.
Con la riforma protestante nel mondo anglosassone sparì la festa di Tutti i Santi che venne "laicizzata". A fine ottocento si sono accentuati i simboli
di "morte" abbinati con l'uso di alcool e un tipo di festosità rumorosa tipo il nostro carnevale. E sempre più è una parodia della festa cristiana, con un tentativo di
"scherzare con la morte". Non c'é festa.
Storicamente la tradizione cristiana - che dà grande rilievo grandi alla gioia - con la festa dei santi (e la
commemorazione dei morti) ha voluto celebrare il fatto che la morte era vinta e che
il duro male era ormai sconfitto. I celti cattolici (gli antichi irlandesi)
iniziarono a celebrare l'illuminazione della notte, le zucche che mettevano in
fuga il male, il cielo che visitava la terra, i dolcetti che i morti portavano
ai loro discendenti come segno del loro amore sempre presente e della loro
intercessioni per i loro cari presso Dio, e la sconfitta del male.
Solo 30 anni fa, un
tempo molto recente quindi, si sono impadroniti di questo rito meraviglioso -
che ci permette di celebrare la comunione fra il cielo e la terra - gli
ambienti che credono nella magia e la festa antica si é trasformata, iniziando negli Stati Uniti, in un modo per favorire il commercio, come occasione per acquisti straordinari e che, passando attraverso il giorno del ringraziamento, dovrebbe arrivare poi fino alle festività natalizie.
Per ulteriori approfondimenti http://www.gliscritti.it/approf/2007/saggi/lonardo140907.htm
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