VANGELO DI DOMANI: LUCA 12,49-53. FUOCO E LUCE.
Giovedì della XXIX settimana delle ferie del Tempo
Ordinario
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Sono venuto a portare il
fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse gia acceso!
C'è un battesimo che devo ricevere; e come sono angosciato, finché non
sia compiuto! Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi
dico, ma la divisione.
D'ora innanzi in una casa di cinque persone si divideranno tre contro
due e due contro tre; padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro
figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera».
Inviando i discepoli in missione Gesù dà questa
istruzione. «Quando entrate in una casa dite: “Pace a questa casa”»
Il Vangelo è un invito alla pace ma non ci deve lasciare
in pace. Scriveva san Josémaria Escriva in Cammino n. 308:
“Mi
scrivi e trascrivo: «La mia gioia e la mia pace. Mai potrò avere vera allegria
senza la pace. E che cosa è la pace? E qualcosa in stretta relazione con la
guerra. La pace è conseguenza della vittoria. La pace esige da me una continua
lotta. Senza lotta non potrò avere pace».
Gesù
ci invita ad essere persone di pace con un cuore grande pieno di amore. La
lotta che dobbiamo fare non è con la moglie o il marito, i figli o i genitori,
i colleghi, le persone che incontriamo occasionalmente lungo il cammino della
vita.
Vivere
da cristiani autentici, quanti anche oggi, muoiono per questo motivo!, porterà
alla grande sfida, alla prova più grande: la divisione, il conflitto.
Ma
Gesù ci ha detto di “amare i nostri nemici”. Se saremo cristiani autentici
sapremo affrotare questa prova e vinceremo con l’Amore, porteremo pace
dovunque, ma le crisi, i conflitti, anche quelli piccoli, familiari, i piccoli
attriti con caratteri e personalità diverse da noi, li sapremo superare, non
vincendo, ma trasformando le difficoltà in opportunità, con l’aiuto dello
Spirito che è fuoco, vita, gioia, luce.
Commenti