SEGUIRE GESU'



Mettiti nelle piaghe di Cristo Crocifisso. Quando proponeva questo cammino, a quanti gli chiedevano consiglio per approfondire nella vita interiore, mons. Josemaría Escrivá non faceva altro che comunicare la sua esperienza personale, mostrando la scorciatoia da lui percorsa durante tutto il suo itinerario terreno, e che lo ha condotto alle più alte vette della spiritualità. Il suo amore per Gesù fu sempre una realtà tangibile, forte, tenera, filiale, commovente.

Il Fondatore dell'Opus Dei era solito affermare, con suggestiva persuasione, che la vita cristiana si riduce a seguire Cristo: questo è il segreto. E aggiungeva: accompagnarlo così da vicino, da vivere con Lui, come i primi dodici; così da vicino, da poterci identificare con Lui. Per questo consigliava la meditazione costante delle pagine del Vangelo, e chi ha avuto la fortuna di ascoltarlo commentare alcune scene della vita di Cristo, le ha sentite vive, attuali, e ha imparato a entrare in quegli episodi come uno dei personaggi.

Fra tutti i racconti evangelici, mons. Escrivá si soffermava con particolare accuratezza e amore su quelli della Morte e Risurrezione di Gesù. Lì, fra molte altre considerazioni, contemplava la Santissima Umanità di Cristo, che -nella sua brama di avvicinarsi a ciascuno di noi- ci si rivela con tutta la debolezza umana e con tutto lo splendore divino. Per questo, diceva, da sempre ho consigliato la lettura di buoni libri che narrino la Passione del Signore. Tali scritti, pieni di sincera devozione, ci fanno pensare al Figlio di Dio, uomo come noi e vero Dio, che ama e che soffre nella sua carne per la redenzione del mondo. Davvero, il cristiano matura e diventa forte accanto alla Croce, dove incontra anche Maria, sua Madre.

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