LA VIA CRUCIS PER RISORGERE CON CRISTO

CARLO MARIA MARTINI
VIA CRUCIS BIBLICA

Cerca di penetrare il senso della povertà di Cristo,
se vuoi essere ricco.
Cerca di penetrare il senso della sua debolezza,
se vuoi ottenere la salute.
Cerca di penetrare il senso della sua croce,
se non vuoi provare confusione;
il senso della sua ferita,
se vuoi sanare le tue;
il senso della sua morte,
se vuoi guadagnare la vita eterna;
il senso della sua sepoltura,
se vuoi trovare la risurrezione.
Sant’Ambrogio

I stazione
GESÙ NELL’ORTO DEGLI ULIVI
Ti adoriamo, o Cristo , e ti benediciamo
Perché con la tua croce hai redento il mondo

Dal Vangelo di Marco 14, 32-38
Giunsero a un podere chiamato Getsèmani ed egli disse ai suoi discepoli: “Sedetevi qui, mentre io prego”. Prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e cominciò a sentire paura e angoscia. Disse loro: “La mia anima è triste fino alla morte. Restate qui e vegliate”. Poi, andato un po’ innanzi, cadde a terra e pregava che, se fosse possibile, passasse via da lui quell’ora. E diceva: “Abbà! Padre! Tutto è possibile a te: allontana da me questo calice! Però non ciò che voglio io, ma ciò che vuoi tu”. Poi venne, li trovò addormentati e disse a Pietro: “Simone, dormi? Non sei riuscito a vegliare una sola ora? Vegliate e pregate per non entrare in tentazione. Lo spirito è pronto, ma la carne è debole”.

Gesù, noi vorremmo seguirti sulla via della croce. Vogliamo entrare con te nell’orto degli ulivi, nel podere chiamato Getsèmani, per unire la nostra preghiera alla tua.
Gesù, tu hai voluto provare fino all’ultimo la ripugnanza per la volontà del Padre, contraria alle tue attese. Anche noi sentiamo talora questa ripugnanza. Tu hai accettato di essere oppresso da una tristezza mortale. Può capitare, in certi momenti della nostra vita, di giungere fino a questo punto. Fa’ che non ci spaventiamo di questa resistenza che sentiamo nascere dentro. Fa’ che non ci arrendiamo né pensiamo che in tali frangenti è giocoforza arrendersi. F necessario stringere i denti e soprattutto confidare nella potenza dello Spirito che opera in noi. Possiamo sempre essere vittoriosi, per la forza di colui che ci ha salvati.


Preghiamo
Ma, come per i discepoli, ci è tanto difficile ! Per essi c’è la stanchezza del giorno precedente, c’è il silenzio cupo della notte con gli oscuri presagi che lo accompagnano. Noi, soprattutto quando vogliamo vegliare un po’ più a lungo con te, veniamo oppressi dai fantasmi che si agitano nei nostri cuori e che ci rendono la preghiera un peso.

Sentiamo una gran voglia di fuggire, di darci per vinti e di abbandonarci a distrazioni che ci tolgano da questo incubo. Non riusciamo a condividere il tuo spavento e la tua angoscia e soprattutto non riusciamo a sintonizzarci con la tua preghiera. Anche le tue parole sulla tentazione che incombe sono ricevute da noi con lo spirito ottuso e incapace di capire. Il sonno appesantisce le nostre membra e chiude il nostro cuore.

Intanto Gesù viene coinvolto in tutto il suo essere dalla grande e decisiva preghiera: «Abbà, Padre! Ogni cosa ti è possibile, allontana da me questo calice! Però, non quello che io voglio, ma quello che tu vuoi».

O Dio, che nel tuo Figlio fragile e tentato ci hai mostrato la via della salvezza, aiutaci ad accettare le nostre resistenze di fronte alle prove e difficoltà, consapevoli che la forza di perseverare è dono del tuo Spirito. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

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