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NATALE 2021. AUGURI E RIFLESSIONI!

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Farsi gli auguri può essere molto facile, oppure complicato. Si vorrebbe dare alle parole qualche forza speciale, che realizzi ciò che auguriamo. Tutto quello che possiamo fare è imprimere in quelle parole un sentimento di affetto e di speranza. Ma non molto di più. Trascrivo qui  di seguito alcuni spunti, i primi che m i sono capitati, che possano dare ai miei auguri una maggior durata, che consisterà nel poter provocare, attraverso la lettura di queste riflessioni, un comprensione più profonda del messaggio del Natale.           Allora questo sarà un Bel Natale. AUGURI!                    A NATALE Siete disposti a dimenticare quel che avete fatto per gli altri e a ricordare quel che gli altri hanno fatto per voi? A ignorare quel che il mondo vi deve e a pensare a ciò che voi dovete al mondo? A mettere i vostri diritti in fondo al quadro, i vostri doveri nel mezzo e la possibilità di fare un po’ di più del ...

FANTASTICO AIUTO PER LA PREGHIERA!

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  SPESSO NON ABBIAMO TEMPO O VOGLIA DI PREGARE. QUALCHE VOLTA NON SAPPIAMO COME FARE. CON QUESTA APPLICAZIONE TROVERAI IDEE E STRUMENTI ADATTI! per pregare -

DIALOGO SCIENZA E FEDE. LE GRANDI DOMANDE.

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   La teoria del Big Bang esclude l’idea di creazione?    L’idea di creazione si oppone a quella di evoluzione?    Come è sorta la vita sulla Terra?    Di chi è figlio Homo sapiens?    L’essere umano è diverso dagli altri animali?    La scoperta di vita intelligente nel cosmo metterebbe   in crisi la religione?     Come è nata la nozione di Dio? E ALTRE ANCORA SU QUESTO SITO .

AVVENTO TEMPO DI CONVERSIONE. TESTI PER LA MEDITAZIONE (1)

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Avvento tempo opportuno Che tempo opportuno per ringiovanire il desiderio, la nostalgia, l’anelito sincero per la venuta di Cristo! (Forgia, n. 548). Tre parole che esprimono voglia di vivere, energia interiore, slancio vitale, concetti che ho trovato ben espressi in parole di un vescovo, di Molfetta, di cui é in corso la causa di beatificazione, un po'poetiche ma che possono aiutare la nostra orazione.   1 don Tonino Bello: (attesa) La vera tristezza non è quando, a sera, non sei atteso da nessuno al tuo rientro in casa, ma quando tu non attendi più nulla dalla vita. E la solitudine più nera la soffri non quando trovi il focolare spento, ma quando non lo vuoi accendere più: neppure per un eventuale ospite di passaggio. Quando pensi, insomma, che per te la musica è finita. E ormai i giochi siano fatti. E nessun'anima viva verrà a bussare alla tua porta. E non ci saranno più né soprassalti di gioia per una buona notizia, né trasalimenti di stupore per una improvvisata. E neppure...

AVVENTO. TEMPO DI SPERANZA. PREPARAZIONE AL NATALE.

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  Inizia domani, domenica 28 novembre l'Avvento, il tempo dell'Anno liturgico che prepara al Natale. Quattro sono le domeniche d'Avvento nel rito romano Anche quest'anno è un Avvento segnato dalla pandemia, da possibili ulteriori restrizioni, dal distanziamento fisico, dai timori anche nella partecipazione alle celebrazioni, dalle misure anti-Covid che accompagnano le Messe e la vita ecclesiale.   Ma cos'è l'Avvento? L'Avvento «è un tempo di attesa, è un tempo di speranza» e «ci ricorda che Dio è presente nella storia per condurla al suo fine ultimo per condurla alla sua pienezza, che è il Signore. È il “Dio con noi”, Dio non è lontano, sempre è con noi, al punto che tante volte bussa alle porte del nostro cuore».   La liturgia L'Avvento inizia con i primi Vespri della prima domenica d'Avvento e termina prima dei primi Vespri di Natale. Il colore dei paramenti liturgici indossati dal sacerdote è il viola; nella terza domenica d'Avv...

COMMENTO AL VANGELO DELLA XXXII SETTIMANA DEL T.O.: LA VEDOVA E L'ELEMOSINA.

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  la vedova lodata: il tutto e il superfluo Marco 12, 38-44 In quel tempo, Gesù diceva alla folla mentre insegnava: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e ostentano di fare lunghe preghiere; essi riceveranno una condanna più grave». E sedutosi di fronte al tesoro, osservava come la folla gettava monete nel tesoro. E tanti ricchi ne gettavano molte. Ma venuta una povera vedova vi gettò due spiccioli, cioè un quattrino. Allora, chiamati a sé i discepoli, disse loro: «In verità vi dico: questa vedova ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Poiché tutti hanno dato del loro superfluo, essa invece, nella sua povertà, vi ha messo tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere». In questa domenica le letture sono contraddistinte da due "vecchiette", due povere vedove, quella di Zerepta che salva il profeta Elia, e quel...

COMMENTO AL VANGELO: LUCA 14, 1.7-11, "IL POSTO GIUSTO"

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  Il banchetto della vita quotidiana Luca 14,1.7-11. Avvenne un sabato che Gesù era entrato in casa di uno dei capi dei farisei per pranzare e la gente stava ad osservarlo. Osservando poi come gli invitati sceglievano i primi posti, disse loro una parabola: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più ragguardevole di te e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: Cedigli il posto! Allora dovrai con vergogna occupare l'ultimo posto. Invece quando sei invitato, và a metterti all'ultimo posto, perché venendo colui che ti ha invitato ti dica: Amico, passa più avanti. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato». Non  frequento molto i banchetti di  nozze e quindi rischio poco. Ma alla fine di questo passo di san Luca, meditando le parole con cui Gesù spiega di non scegliere il posto, mi è chiaro che le nozze c’entrano poco. Non ...