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SOLENNITÁ DELL'IMMACOLATA CONCEZIONE.

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  Avviciniamoci al Mistero di Maria, che oggi celebriamo come “Immacolata”. Cioè nata senza la macchia del peccato originale. Solo la morte di Cristo ha cancellato il peccato dell'origine, redenzione che riceviamo con il battesimo. Nel caso di Maria si può parlare di una "Redenzione preventiva   Come spiegare questo Mistero? Mi viene in mente un ‘immagine del Fondatore dell’Opera, “il materiale radioattivo”. Sono osservazioni di molti anni fa, quando l’energia atomica era considerata buona e sembrava che avrebbe risolto tanti problemi. Una piccola quantità di materiale che produce una grande quantità di energia, nascosto sottoterra. Noi dobbiamo essere come quel nucleo di uranio che sprigiona una grande energia, senza incidenti!   Più siamo uniti al Signore e più energia accumuleremo. Non quante cose faccio, quanti successi otteniamo, quante lodi riceviamo. E se li ricevessi, comportarmi come se non avessero importanza. Nascondimento, come Maria, non nasconderci come fann...

LA COMUNIONE, IN BOCCA O SULLE MANI?

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  Nel dibattito sul modo di ricevere la Comunione, vorrei innanzitutto presentare le indicazioni della CEI, che è punto di riferimento per tutti i fedeli, per evitare sia la polemica, sia l’errore. Ci si attiene a quanto stabiliscono i Vescovi, in comunione con il Papa, e si può stare tranquilli in coscienza: (C.E.I. La Comunione Eucaristica n. 2. 4. 5, 19 luglio 1989) Fermo restando la possibilità di ricevere la Comunione sulla lingua, che nella prassi della Chiesa rimane sempre il modo primario con cui ricevere la Santa Comunione, chi vuole accostarsi alla Santa Comunione ricevendola sul palmo della mano, per rispetto e adorazione verso l’Eucarestia, deve attenersi scrupolosamente alle seguenti indicazioni: 1. Le mani devono essere pulite 2. Il fedele tende tutte e due le mani verso il sacerdote tenendole bene aperte e ponendole una sull’altra (mano sinistra sopra). Entrambe le mani devono esprimere un gesto di accoglienza, non possono restare appoggiate al corpo ma devono essere...

Vangelo del giorno. Venerdì della XXXI settimana del T.O.

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   Luca 16,1-8. In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «C'era un uomo ricco che aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. Lo chiamò e gli disse: Che è questo che sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non puoi più essere amministratore. L'amministratore disse tra sé: Che farò ora che il mio padrone mi toglie l'amministrazione? Zappare, non ho forza, mendicare, mi vergogno. So io che cosa fare perché, quando sarò stato allontanato dall'amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua. Chiamò uno per uno i debitori del padrone e disse al primo: Tu quanto devi al mio padrone? Quello rispose: Cento barili d'olio. Gli disse: Prendi la tua ricevuta, siediti e scrivi subito cinquanta. Poi disse a un altro: Tu quanto devi? Rispose: Cento misure di grano. Gli disse: Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta. Il padrone lodò quell'amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrez...

IL VANGELO DI DOMANI, GIOVEDÍ DELLA XXXI SETTIMANA DEL T.O.

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  Luca 15, 1-8     La pecora perduta e la moneta ritrovata parabole della misericordia 1Si avvicinavano a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. 2I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». 3Ed egli disse loro questa parabola: 4«Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? 5Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, 6va a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. 7Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti, i quali non hanno bisogno di conversione. 8Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? 9E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, ...

COMMENTO AL VANGELO DI DOMANI, martedì della XXXI settimana del T.O.

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Luca 14,15-24.                                    La grande cena. In quel tempo, uno dei commensali disse a Gesù: «Beato chi mangerà il pane nel regno di Dio!». Gesù rispose: «Un uomo diede una grande cena e fece molti inviti. All'ora della cena, mandò il suo servo a dire agli invitati: Venite, è pronto. Ma tutti, all'unanimità, cominciarono a scusarsi. Il primo disse: Ho comprato un campo e devo andare a vederlo; ti prego, considerami giustificato. Un altro disse: Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego, considerami giustificato. Un altro disse: Ho preso moglie e perciò non posso venire. Al suo ritorno il servo riferì tutto questo al padrone. Allora il padrone di casa, irritato, disse al servo: Esci subito per le piazze e per le vie della città e conduci qui poveri, storpi, ciechi e zoppi. Il servo disse...

COMMENTO AL VANGELO DI DOMANI, SOLENNITÁ DI TUTTI I SANTI

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  BEATITUDINI Matteo 5, 1 - 12 “Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati gli afflitti, perché saranno consolati. Cerchiamo di entrare in questo messaggio, è parola di Dio. Parola che si incarna nell'uomo. un quadro appeso alla parete 8 tipi di felicità e quindi di persone felici, secondo Gesù. Per gli altri può sembrare una pazzia, beati gli afflitti, beati cioè i disperati. E da pazzi…. secondo la logica “del mondo”, non secondo la logica di Dio. Sono di due tipi: alcune si riferiscono a situazioni di fatto, in cui ci si può trovare: gli afflitti, i poveri, i perseguitati. Situazioni che non scegliamo noi. Le altre beatitudini sono invece “volontarie”: i mansueti/miti, coloro che cercano la pace, i puri di cuore, i misericordiosi. Non si nasce o ci si trova, ma si diventa. Una pagina bella ma paradossale. Queste parole, che sembrano solo per alcuni, sono un cammino per tutti. Difficili, forse impossibili con le solo nostre forze, ma un camino che il Si...

COMMENTO VANGELO: giovedì della 30.ma settimana del T.O.: Luca 13, 31-35

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  Vangelo di domani, giovedì della  30.ma  settimana del T.O.: Luca 13, 31-35 In quel momento si avvicinarono a Gesù alcuni farisei a dirgli: «Parti e vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere». Egli rispose loro: «Andate a dire a quella volpe: “Ecco, io scaccio demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno la mia opera è compiuta. Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io prosegua nel cammino, perché non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme”. Gerusalemme, Gerusalemme, tu che uccidi i profeti e lapidi quelli che sono stati mandati a te: quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa è abbandonata a voi! Vi dico infatti che non mi vedrete, finché verrà il tempo in cui direte: “Benedetto colui che viene nel nome del Signore!”». Alcuni si avvicinano a Gesù e lo avvisano di un grave pericolo. Non sappiamo se sono preoccupati pe...