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commento al Vangelo di Giovanni 3, 13 - 17, festa dell'esaltazione della Santa Croce

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            PERCHÉ FESTEGGIAMO L'ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE? Perché si è sentita la necessità di dedicare un'altra festa, alla Santa Croce?   Il Venerdì Santo che è il cuore liturgico e teologico, del Triduo Pasquale, ha come centro della celebrazione l'Adorazione della Croce. Nelle chiese spoglie e con gli altari nudi, la Croce, fino al quel momento velata, viene esposta all'Adorazione dei fedeli, che con canti e preghiere rendono lode a Cristo Crocefisso ed adorano il "Legno" strumento di salvezza. Ma rimane in primo piano la "Morte di Cristo", il dolore di quella morte causata da noi, e l'interiore attesa della salvezza promessa. Ma la Croce appare come segno del male che deve essere vinto e del sacrificio di Cristo. Il Sacrificio di Cristo, questo adoriamo e meditiamo il Venerdì Santo.   Con la seconda e definitiva distruzione di Gerusalemme da parte dell'imperatore Adriano era iniziata una sistematica distruzione dei luoghi legati all

ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE. INTRODUZIONE STORICA,

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  Quando è nata e come si è diffusa questa bellissima festa? BREVE SINTESI STORICA È una delle 12 grandi feste dell’anno liturgico, ha un giorno di vigilia e si conclude il 21 settembre. La data del 14 settembre è comune all’Oriente e all’Occidente dove il papa orientale Sergio I (687-701) ne ordinò la festa. La festa dell’Esaltazione riassume e richiama alcuni eventi storici legati al santo Legno, principalmente la scoperta della Vera Croce. Una tradizione formatasi abbastanza presto riferisce che sant’Elena, madre dell’imperatore Costantino, aveva ritrovato a Gerusalemme, presso il Golgota, le tre croci usate per Gesù Cristo e i due ladroni; una guarigione miracolosa, avvenuta al contatto con una d’esse, permise il riconoscimento della croce del Salvatore e di mostrarla alla venerazione del popolo. Appena la notizia della scoperta si diffuse nella Città Santa, una vasta folla si radunò per venerare la Croce del Signore. Il Patriarca di Gerusalemme, san Macarios, la portò su di un pul

FESTA DELL'ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE BREVE MEDITAZIONE

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  14 settembre   esaltazione della santa croce Giovanni 3,13-17. In quel tempo Gesù disse a Nicodemo: «Nessuno è mai salito al cielo, fuorchè il Figlio dell'uomo che è disceso dal cielo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna». Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui.   Stravaganti questi cristiani; mentre nel mondo si esaltano i calciatori e le belle donne, il denaro e i successi, loro esaltano uno strumento di morte. Si appassionano a uno tra i patiboli più cruenti della storia.   Quando tempo fa lessi queste parole mi colpirono e mi sono tornate in mente visitando le catacombe di san Sebastiano. La guida ci stava spiegando che tra i i numerosi simboli che contraddistingu

TESTI DI SAN JOSÈMARIA PER OGNI GIORNO DELLA SETTIMANA

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  pensieri per tutta la settimana 13/settembre “Il Grande Amico, che non tradisce mai” Cerchi la compagnia di amici che, con la loro conversazione e il loro affetto, con la loro frequentazione, ti rendano più sopportabile l'esilio di questo mondo..., sebbene gli amici a volte tradiscano. —Non mi sembra male. Però..., perché non frequenti ogni giorno, con maggiore intensità, la compagnia, la conversazione del Grande Amico, che non tradisce mai? (Cammino, 88)   Egli è Amico; è l'Amico! Vos autem dixi amicos. Ci chiama amici ed è stato Lui a fare il primo passo; ci ha amati per primo. Non impone tuttavia il suo amore: ce lo offre. Ce lo dimostra con il segno più evidente dell'amicizia: Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Era amico di Lazzaro e pianse per lui, quando lo vide morto: e lo risuscitò. Se ci vede freddi, svogliati, forse con quella rigidità che è propria di una vita interiore che vien meno, il suo pianto sarà per noi vita: Io t

COMMENTO AL VANGELO: PERDONARE LE OFFESE

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Commento al Vangelo XXIV domenica del T.O., Matteo 18, 21 -35   Leggendo le letture della domenica in particolare i primi versetti del brano del Siracide: Il rancore e l’ira sono un abominio, .... E l'inizio del Vangelo di Matteo: 21Allora Pietro gli si avvicinò e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?»... Non ho potuto non pensare alla morte di Willy Monteiro, alle polemiche che ne sono seguite e pormi una domanda: "da dove viene la violenza" ?. Cosa é la violenza? Ci facciamo queste domande perchè questi fatti, ci turbano nel profondo. Sarebbe esagerato dire che intorno a noi tutto è violenza. Ogni giorno incontriamo persone buone e gentili, ma i fatti di cronaca che ci riportano vicende come queste hanno un impatto profondo. Perché la violenza ci stupisce, ci turba e ci lascia senza risposta. Il romanzo "Il Signore delle Mosche", che affronta il mistero della malvagità umana, n

IN MEMORIA DI WILLY

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  SALMO 73, 1-12 Perché il giusto soffre Quanto è buono Dio con i giusti, *con gli uomini dal cuore puro!   Per poco non inciampavano i miei piedi, *per un nulla vacillavano i miei passi,   perché ho invidiato i prepotenti, *vedendo la prosperità dei malvagi.   Non c'è sofferenza per essi, *sano e pasciuto è il loro corpo.   Non conoscono l'affanno dei mortali *e non sono colpiti come gli altri uomini.   Dell'orgoglio si fanno una collana *e la violenza è il loro vestito.   Esce l'iniquità dal loro grasso, *dal loro cuore traboccano pensieri malvagi.   Scherniscono e parlano con malizia, *minacciano dall'alto con prepotenza.     Per un momento al giusto che prega   sembra che sia meglio la sorte dei cattivi, poi intuisce la loro fine e si rafforza la sua speranza. 23 Ma io sono con te sempre: tu mi hai preso per la mano destra. Mi guiderai con il tuo consiglio

8 SETTEMBRE COMPLEANNO DELLA MADONNA

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             Natività di Maria vangelo del giorno Matteo 1,1-16.18-23; Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».... Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:  "Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele", che significa "Dio con noi". Un avvenimento che passa inosservato. Non se ne tiene conto. Il vangelo che leggiamo nella Messa di oggi si riferisce alla nascita di Gesù. Perché?: “il vero significato e il fine di questo evento è, l'incarnazione del Verbo. Infatti Maria nasce, viene allattata e cresciuta per essere la Madre del Re dei secoli, di Dio (sant’Andrea di Creta)” l’umile serva Se la gloria della nascita di Maria va vista nella gloria del Figlio, non c’è dubbio che il meraviglioso di questa nascita non è in ciò che narrano con dovizia di particolari e con ingenuità gli scritti apocrifi sull'infanzia