COMMENTO AL VANGELO: PERDONARE LE OFFESE


Commento al Vangelo XXIV domenica del T.O., Matteo 18, 21 -35

 

Leggendo le letture della domenica in particolare i primi versetti del brano del Siracide:

Il rancore e l’ira sono un abominio, ....

E l'inizio del Vangelo di Matteo:

21Allora Pietro gli si avvicinò e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?»...

Non ho potuto non pensare alla morte di Willy Monteiro, alle polemiche che ne sono seguite e pormi una domanda: "da dove viene la violenza" ?. Cosa é la violenza? Ci facciamo queste domande perchè questi fatti, ci turbano nel profondo. Sarebbe esagerato dire che intorno a noi tutto è violenza. Ogni giorno incontriamo persone buone e gentili, ma i fatti di cronaca che ci riportano vicende come queste hanno un impatto profondo.

Perché la violenza ci stupisce, ci turba e ci lascia senza risposta.

Il romanzo "Il Signore delle Mosche", che affronta il mistero della malvagità umana, non riesce a dare una spiegazione e come, l'ufficiale che arriva nell'isola in cui si erano rifugiati un gruppo di ragazzi naufraghi: davanti allo spettacolo di violenza che aveva trovato su quell'isola, rimane sconvolto e senza un perché.

Il romanzo, come tutti gli studi di antropologia, ritrovano almeno una genesi comune: la paura. Non il sentimento che ci prende davanti alla possibilità di perdere un treno e di sbagliare un esame.

Ma quella passione, opposta all'amore, che teme la morte. L'istinto di sopravvivenza che si trasforma in una passione che vede tutto come minaccioso e porta all'odio e alla sopraffazione. E' quella passione che ci porta a temere la morte. L'Amore è invece la passione che ci porta ad esaltare la vita, nell'istinto di procreazione, di perdurare nel tempo e nello spazio. Se in noi ciò che ci permette di essere liberi, e cioè la volontà e l'intelligenza, fossero in armonia, potremmo trovare un giusto equilibrio. Ma feriti in profondità dal peccato, non sappiamo "gestire", il potere che ci da la libertà.

Abbiamo bisogno continuamente di imparare ad "amare".

Ci si illude che il male si vinca eliminando il cattivo, ma questo porta solo a John Wick o ai forni crematori. La violenza sorge dal nostro cuore. E lo sappiamo, per questo i fatti violenti ci turbano.

Dovremmo permettere che nelle nostre vite e nella nostra cultura penetrino con profondità queste parole, Parola di Dio:

Il rancore e l’ira sono un abominio, il peccatore li possiede. Chi si vendica avrà la vendetta dal Signore ed egli terrà sempre presenti i suoi peccati. (Bibbia, libro del Siracide 27, 30)

 

21Allora Pietro gli si avvicinò e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?». 22E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette. (Vangelo secondo Matteo, 18, 21-35)

Commenti

Unknown ha detto…
Grazie per queste riflessioni e approfondimenti...! È proprio vero "Abbiamo bisogno continuamente di imparare ad "amare"..
Che l'esempio di questo ragazzo che ha vinto la paura per giustizia, con un gesto con cui si è giocato la vita, possa far pensare a quante volte per paura non siamo in grado di far emergere il nostro pensiero. Potrebbe davvero essere considerato un'eroe

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