IN PREPARAZIONE ALLA SOLENNITÁ DELLO SPIRITO SANTO!

 

ANTOLOGIA DI TESTI PER LA MEDITAZIONE PERSONALE

Preghiera allo Spirito Santo composta da san Josemaría nell'aprile 1934

 

Vieni, o Spirito Santo! illumina la mia intelligenza, per conoscere i tuoi comandamenti: fortifica il mio cuore contro le insidie del nemico: infiamma la mia volontà... Ho udito la tua voce, e non voglio ostinarmi e resistere, dicendo: dopo..., domani. Nunc coepi! Adesso, ora! Non sia che il domani mi manchi!

 

Alcuni  testi di san Josemaria

 

O Spirito di verità e di sapienza, Spirito di intelligenza e di consiglio, Spirito di gioia e di pace!: Voglio ciò che vuoi, voglio perché vuoi, voglio come vuoi, voglio quando vuoi...

Coltiva l'intimità con lo Spirito Santo —il Grande Sconosciuto— perché è Lui che ti deve santificare.

Non dimenticare che sei tempio di Dio. —Il Paraclito è nel centro della tua anima: ascoltalo e segui docilmente le sue ispirazioni. Cammino, 57

 

Il cuore sente il bisogno, allora, di distinguere le Persone divine e di adorarle a una a una. In un certo senso, questa scoperta che l'anima fa nella vita soprannaturale è simile a quella di un infante che apre gli occhi all'esistenza. L'anima si intrattiene amorosamente con il Padre, con il Figlio, con lo Spirito Santo; e si sottomette agevolmente all'attività del Paraclito vivificante, che ci viene dato senza nostro merito: i doni e le virtù soprannaturali. Amici di Dio, 306

 

Cammino sicuro di umiltà è meditare che, pur mancando di talento, di rinomanza e di beni di fortuna, possiamo essere strumenti efficaci, se ricorriamo allo Spirito Santo affinché ci conceda i suoi doni.

Gli Apostoli, nonostante fossero stati istruiti da Gesù per tre anni, fuggirono spaventati dinanzi ai nemici di Cristo. Tuttavia, dopo la Pentecoste, si lasciarono flagellare e incarcerare, e finirono col dare la vita in testimonianza della loro fede. Solco, 283

 

 

Due testi di san Giovanni in cui Gesù promette l'assistenza dello Spirito Santo che starà con noi. Commento di Giovanni Paolo II

 

Giovanni, 16, 12. Io ho ancora cose assai a dirvi, ma voi non le potete ora portare. 13Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità.

 

Giovanni 14, 25 Di queste cose vi ho parlato dimorando presso di voi, 26 ma il Consolatore, lo Spirito santo che il Padre invierà nel mio nome, egli vi insegnerà tutte le cose e vi farà ricordare tutte le cose.

 

Rimanendo con i discepoli di Cristo, egli li circonderà della sua cura vigile con virtù onnipotente. “. . . egli dimora presso di voi e sarà in voi” (Gv 14, 17). Questa promessa va collegata alle altre fatte da Gesù nell’andare al Padre: (...) Se, andando al Padre, egli dice: “Io sono con voi . . . fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20), se ne deduce che gli apostoli e la Chiesa dovranno continuamente ritrovare per mezzo dello Spirito Santo quella presenza del Verbo-Figlio, che durante la sua missione terrena era “fisica” e visibile nell’umanità assunta, ma che, dopo la sua Ascensione al Padre, sarà totalmente immersa nel mistero. (san Giovanni Paolo II, UG 4 maggio 1989)

 

Spirito Santo (Testo di Papa Francesco)

Nel Credo noi professiamo con fede: «Credo nello Spirito Santo che è Signore e dà la vita». La prima verità a cui aderiamo nel Credo è che lo Spirito Santo è Kýrios, Signore. 

E’ Dio, quando me ne sarò andato vi invierò lo Spirito Santo, Ci da la vita che Gesù ci ha meritato, è il grande dono del Cristo Risorto che apre la nostra mente e il nostro cuore alla fede in Gesù come il Figlio inviato dal Padre e che ci guida all’amicizia, alla comunione con Dio.

lo Spirito Santo è la sorgente inesauribile della vita di Dio in noi.

L’uomo è come un viandante che, attraversando i deserti della vita, ha sete di un’acqua viva, zampillante e fresca, capace di dissetare in profondità il suo desiderio profondo di luce, di amore, di bellezza e di pace.

E Gesù ci dona quest’acqua viva: essa è lo Spirito Santo, che procede dal Padre e che Gesù riversa nei nostri cuori. «Io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza», ci dice Gesù (Gv 10,10).

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