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COMMENTO AL VANGELO: PERDONARE LE OFFESE

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Commento al Vangelo XXIV domenica del T.O., Matteo 18, 21 -35   Leggendo le letture della domenica in particolare i primi versetti del brano del Siracide: Il rancore e l’ira sono un abominio, .... E l'inizio del Vangelo di Matteo: 21Allora Pietro gli si avvicinò e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?»... Non ho potuto non pensare alla morte di Willy Monteiro, alle polemiche che ne sono seguite e pormi una domanda: "da dove viene la violenza" ?. Cosa é la violenza? Ci facciamo queste domande perchè questi fatti, ci turbano nel profondo. Sarebbe esagerato dire che intorno a noi tutto è violenza. Ogni giorno incontriamo persone buone e gentili, ma i fatti di cronaca che ci riportano vicende come queste hanno un impatto profondo. Perché la violenza ci stupisce, ci turba e ci lascia senza risposta. Il romanzo "Il Signore delle Mosche", che affronta il mistero della malvagità umana, n

IN MEMORIA DI WILLY

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  SALMO 73, 1-12 Perché il giusto soffre Quanto è buono Dio con i giusti, *con gli uomini dal cuore puro!   Per poco non inciampavano i miei piedi, *per un nulla vacillavano i miei passi,   perché ho invidiato i prepotenti, *vedendo la prosperità dei malvagi.   Non c'è sofferenza per essi, *sano e pasciuto è il loro corpo.   Non conoscono l'affanno dei mortali *e non sono colpiti come gli altri uomini.   Dell'orgoglio si fanno una collana *e la violenza è il loro vestito.   Esce l'iniquità dal loro grasso, *dal loro cuore traboccano pensieri malvagi.   Scherniscono e parlano con malizia, *minacciano dall'alto con prepotenza.     Per un momento al giusto che prega   sembra che sia meglio la sorte dei cattivi, poi intuisce la loro fine e si rafforza la sua speranza. 23 Ma io sono con te sempre: tu mi hai preso per la mano destra. Mi guiderai con il tuo consiglio

8 SETTEMBRE COMPLEANNO DELLA MADONNA

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             Natività di Maria vangelo del giorno Matteo 1,1-16.18-23; Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».... Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:  "Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele", che significa "Dio con noi". Un avvenimento che passa inosservato. Non se ne tiene conto. Il vangelo che leggiamo nella Messa di oggi si riferisce alla nascita di Gesù. Perché?: “il vero significato e il fine di questo evento è, l'incarnazione del Verbo. Infatti Maria nasce, viene allattata e cresciuta per essere la Madre del Re dei secoli, di Dio (sant’Andrea di Creta)” l’umile serva Se la gloria della nascita di Maria va vista nella gloria del Figlio, non c’è dubbio che il meraviglioso di questa nascita non è in ciò che narrano con dovizia di particolari e con ingenuità gli scritti apocrifi sull'infanzia

A COSA SERVE ANDARE A MESSA?

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  Nella celebrazione dell'Eucaristia Gesù, sostanzialmente presente, ci introduce tramite il Suo Spirito nella pasqua: passiamo dalla morte alla vita, dalla schiavitù alla libertà, dalla tristezza alla gioia. La celebrazione dell'Eucaristia rafforza in noi questo dinamismo pasquale e consolida la nostra identità. Con Cristo possiamo vincere l'odio con l'amore, la violenza con la pace, la superbia con l'umiltà, l'egoismo con la generosità, la discordia con la riconciliazione, la disperazione con la speranza. Uniti a Gesù Cristo morto e risorto possiamo ogni giorno portare la Sua croce e seguirlo, in vista della risurrezione della carne, sull'esempio dei martiri antichi e dei nostri giorni. L'Eucaristia come mistero pasquale è pegno della gloria futura e da Essa già nasce la trasformazione escatologica del mondo. Celebrando l'Eucaristia anticipiamo questa gioia nella grande comunione dei santi.          (Sinodo sull’Eucaristia, Proposizione 3) Questi b

PENSIERI PER TUTTA LA SETTIMANA

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  la messa al centro della vita del cristiano   6/settembre  “Lo Spirito Santo ci configura a Cristo”   La Messa è lunga, tu dici; e io aggiungo: perché il tuo amore è corto. (Cammino, 529). La Santa Messa ci pone così di fronte ai misteri principali della fede, in quanto è il dono che la Trinità fa di se stessa alla Chiesa. Si comprende allora come la Messa sia il centro e la radice della vita spirituale del cristiano, e come sia anche il fine di tutti i Sacramenti. La vita della grazia, generata in noi dal Battesimo, fortificata e accresciuta dalla Confermazione, si avvia nella Messa verso la sua pienezza. (...) L'effusione dello Spirito Santo, facendoci divenire simili a Cristo, ci porta a riconoscerci come figli di Dio. Il Paraclito, che è carità, ci insegna a impregnare di questa virtù tutta la nostra vita; e consummati in unum, fatti una cosa sola con Cristo, possiamo diventare tra gli uomini quel che Sant'Agostino afferma dell'Eucaristia: Segno di unità, vincolo dell

CHE SENSO HANNO OGGI I PRECETTI E I DOGMI DELLA CHIESA!

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Gesù in più di una occasione rimprovera i farisei di essere troppo rigidi e di attaccarsi ai precetti dimenticando l’essenziale che è la Giustizia e l’Amore di Dio. Ma originariamente dietro a questi precetti, a differenza di quello che può sembrare, vi è l'attenzione ai particolari, tipica dell'amore. Anche oggi nella Chiesa può capitare, se dimentichiamo che la vita cristiana è anzitutto la risposta grata a un Padre generoso, si diventi rigidi e sterili. I cristiani che seguono solo dei “doveri” denunciano di non avere una esperienza personale di quel Dio che è “nostro”. Io devo fare questo, questo, questo … Solo doveri. Il fondamento di questo dovere è l’amore di Dio Padre, che prima dà, poi comanda. (Papa Francesco catechesi su i comandamenti) Anche oggi abbiamo tanti esempi di chi vive innanzitutto la Giustizia e l’Amore, che precedono i precetti, per esempio la Beata Chiara Luce Badano, col suo sorriso contagioso e la sua sofferenza redentrice per un cancro alle ossa ha s

PENSIERI PER OGNI GIORNO CON SAN JOSÉMARÍA

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   pensieri per questa settimana:  “Come va la tua presenza di Dio?” La presenza di Dio, la coscienza della sua esistenza, si può intendere in senso oggettivo quando meditiamo che Lui, in quanto Creatore, è presente in tutte le cose e, nella sua Provvidenza, le mantiene nell’essere. E nella sua libertà si è reso presente in Cristo e nell’Eucarestia. In senso soggettivo si intende per “presenza di Dio”, la coscienza progressiva che l’uomo può avere della realtà divina percependola nella natura, nel proprio intimo e negli altri. Fino ad arrivare ad illuminare, con una fede viva, tutta la sua vita. San Josémaria la intendeva in questo secondo significato, che sgorga dalla consapevolezza che seguire Cristo significa avere la certezza di “esser figli”, realtà che possiamo scoprire anche nelle attività della vita quotidiana. Una delle convinzioni radicate nei primi cristiani era che si potevano rivolgere a Dio come figli amati. Gesù stesso aveva loro insegnato: «Voi dunque pregate così: Padr