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Visualizzazione dei post con l'etichetta spiritualità

MEDITAZIONE IN ATTESA DELLA VENUTA DELLO SPIRITO SANTO!

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  spirito santo spirito d'amore e di unità il dono delle lingue Atti degli Apostoli 2,1-11. Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all'improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Siamo alla fine della grande Festa ebraica della Pentecoste, in cui dopo 50 giorni dalla Pasqua, sovrapponendosi ad una precedente festa delle messi, si rinnovava l'Alleanza del Sinai, in cui "nasce il Popolo di Dio". Nello stesso giorno nasce il nuovo Popolo di Dio, con una grande messe di conversioni . La diversità diventa unità. La diversità dei discepoli, la diversità di gente a cui si rivolgono, che in quel giorno diventa "un Popolo nuovo". Attraverso il dono delle lingue. Che è un gran dono, saper parlare molte lingue. Ma non basta la lingua, il linguaggio come mezzo di comunicazione per creare un "Popolo". Tutti parliamo la stessa l

IN PREPARAZIONE ALLA SOLENNITÁ DELLO SPIRITO SANTO!

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  ANTOLOGIA DI TESTI PER LA MEDITAZIONE PERSONALE Preghiera allo Spirito Santo composta da san Josemaría nell'aprile 1934   Vieni, o Spirito Santo! illumina la mia intelligenza, per conoscere i tuoi comandamenti: fortifica il mio cuore contro le insidie  del nemico: infiamma la mia volontà... Ho udito la tua voce, e non voglio ostinarmi e resistere, dicendo: dopo..., domani. Nunc coepi! Adesso, ora! Non sia che il domani mi manchi!   Alcuni  testi di san Josemaria   O Spirito di verità e di sapienza, Spirito di intelligenza e di consiglio, Spirito di gioia e di pace!: Voglio ciò che vuoi, voglio perché vuoi, voglio come vuoi, voglio quando vuoi... Coltiva l'intimità con lo Spirito Santo —il Grande Sconosciuto— perché è Lui che ti deve santificare. Non dimenticare che sei tempio di Dio. —Il Paraclito è nel centro della tua anima: ascoltalo e segui docilmente le sue ispirazioni.  Cammino, 57   Il cuore sente il bisogno, allora, di distinguere le Persone divine e di adorarle a una

IN OCCASIONE DELLA II DOMENICA DI PASQUA O DELLA DIVINA MISERICORDIA!

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riflessioni sulla misericordia La misericordia non si limita a un mero atteggiamento di compassione: la misericordia è sovrabbondanza di carità che, simultaneamente, comporta sovrabbondanza di giustizia. Misericordia vuol dire mantenere il cuore in carne viva, umanamente e soprannaturalmente pervaso da un amore forte, abnegato, generoso. San Paolo, nel suo inno alla carità, ne parla così: La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità. Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. San Josemaría Amici di Dio, 232 "Abbiamo sempre bisogno di contemplare il mistero della misericordia. È fonte di gioia, di serenità e di pace. È condizione della nostra salvezza. Misericordia: è la parola che rivela il mistero della SS. Trinità. Misericordia: è l’atto ultimo e supremo con

LA PERFEZIONE NELL'IMPERFEZIONE!

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  La perfezione nell'imperfezione. Gesù dice siate perfetti come è perfetto il Padre vostro in cielo. E noi non sappiamo cosa fare. Se ci buttiamo ad inseguire la perfezione con le nostre forze ci rendiamo conto di non farcela. Il perfezionismo può diventare una malattia, un inseguire qualcosa di irraggiungibile. Oppure diventiamo rigidi e duri come i "farisei", che ritenevano di essere puri e perfetti, ma ... mancavano di carità e misericordia. Oppure ci arrendiamo all'accidia e alla mediocrità. O cadiamo nella depressione frutto della delusione di non raggiungere l'ideale che desideriamo: essere bravi, ammirati, impeccabili, perfetti! Questo quadro di Caravaggio ci può aiutare ad uscire dal paradosso: seguire la perfezione che Gesù ci indica, pur rimanendo irrimediabilmente imperfetti. Il pittore crea un capolavoro, ma rappresenta una natura "imperfetta", non idealizzata. Una mela bacata, delle foglie rinsecchite. L’immagine rappresentata nel dipinto d

LE PROVE ESTERNE COME LA GUERRA NON CI DEVONO SPAVENTARE E CHIUDERCI IN NOI STESSI

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  In questi momenti di prova non dobbiamo perdere la speranza o cedere all'odio e alla violenza. Alimentiamo la speranza e la fede con l'esercizio della preghiera. non è mai troppo tardi imparare a pregare o riprendere la preghiera! suggerimenti da cammino 81. L'azione senza l'orazione non vale nulla: l'orazione si avvalora col sacrificio.    82. In primo luogo, orazione; poi, espiazione; in terzo luogo, molto «in terzo luogo», azione.    83. L'orazione è il fondamento dell'edificio spirituale. L'orazione è onnipotente. 90. Non sai pregare? Mettiti alla presenza di Dio, e non appena comincerai a dire: «Signore, ... non so fare orazione!», sii certo che avrai cominciato a farla.    91. Mi hai scritto: «Pregare è parlare con Dio. Ma, di che cosa?». Di che cosa? Di Lui, di te: gioie, tristezze, successi e insuccessi, nobili ambizioni, preoccupazioni quotidiane..., debolezze! E atti di ringraziamento e suppliche: e Amore e riparazione. In due parole: conosce

4 ottobre festa di san Francesco d'Assisi.

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  Tutta la vita di Francesco è una “sequela Christi”, è un seguire le orme di Gesù Cristo. Da questa sequela di Cristo scaturiscono diverse conseguenze, come la povertà, la fraternità, ecc.  Francesco fa un incontro con Gesù di Nazareth, che affascina la sua vita, lui comincia a seguire le orme di Gesù di Nazareth. Quell'incontro fa nascere in lui una vita nuova: la povertà, la misericordia, la fraternità, l'umiltà. Oh Signore, fa di me uno strumento della tua Pace Dove è odio fa che io porti l'Amore, dove è offesa, ch'io porti il perdono, dove è discordia, ch'io porti la fede, dove è l'errore, ch'io porti la Verità, dove è la disperazione, ch'io porti la speranza. Dove è tristezza, ch'io porti la gioia, dove sono le tenebre, ch'io porti la luce. (san Francesco) Leggere e rileggere incessantemente il santo Vangelo per avere sempre dinanzi alla mente gli atti, le parole, i pensieri di Gesù, al fine di pensare, parlare, agire come Gesù. (san France

ESTATE, VACANZE, RIPOSO. Breve Meditazione

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  Vita di Fede: riposare nel Signore Non le rivolse la parola Matteo 15,21-28. In quel tempo, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne. Ed ecco una donna Cananèa, che veniva da quelle regioni, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide. Mia figlia è crudelmente tormentata da un demonio».   In questo incontro può stupirci l’atteggiamento di Gesù, diverso dal solito. Alle volte ci fa aspettare. Fa finta di passare oltre, di non interessarsi di noi. Puoi apparire distante. Ci da ciò che ci serve, ci fai crescere nella fede. Una madre buona che sa che rendere la vita troppo facile non aiuta. Mettersi a gridare Gridare per far valere le proprie ragioni, gridare per sopraffare. Per giustificarci, per dar sfogo alla nostra rabbia. Se sentiamo urlare sappiamo che qualcosa non va. Gridare per chiedere aiuto, gridare per vincere la propria paura, la disperazione. La malattia di una figlia. “crudelmente tormentata”. San Josémaria: preghiamo poco e male. Come se in fondo no

UN VIDEO PER AVVICINARCI AL MISTERO DEL CORPO E SANGUE DI CRISTO

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  Che cos'è l'Eucaristia Che cos’è l’Eucaristia? È un simbolo oppure Gesù vi è presente fisicamente? E perché è necessaria per un cattolico? Un breve video su questo sacramento in prossimità della solennità del Corpus Domini. guarda il video

SOLENNITÁ DEL CORPUS DOMINI

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  JOSEMARÍA E L'EUCARESTIA  Il nostro Dio ha deciso di rimanere nel tabernacolo per essere nostro alimento, per darci forza, per divinizzarci, per dare efficacia al nostro lavoro e al nostro sforzo (…) È l'attesa di Dio, che ci ama, ci cerca, ci accetta come siamo: con i nostri limiti, i nostri egoismi, la nostra incostanza; e tuttavia capaci di scoprire il suo amore infinito e di darci a Lui interamente. E' Gesù che passa, 153  Gesù si nasconde nel Santissimo Sacramento dell'altare per incoraggiarci a frequentarlo, per essere il nostro nutrimento, per fare di noi una sola cosa con Lui. Dicendo "senza di me non potete far nulla”, non ha condannato il cristiano all'inefficacia, né lo ha obbligato a una ricerca penosa e ardua della sua Persona. È rimasto in mezzo a noi, completamente disponibile. L'amore della Trinità per gli uomini fa sì che dalla presenza di Cristo nell'Eucaristia derivino tutte le grazie per la Chiesa e per l'umanità. Questo è i

QUARESIMA:MESSAGGIO DEL PRELATO DELL'OPUS DEI. APPROFONDIMENTO SUL SENSO DEL DIGIUNO.

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  All'inizio della Quaresima mons. Fernando Ocáriz ci invita a cercare l’identificazione con Cristo attraverso le pratiche quaresimale.  Nel messaggio di febbraio ci ricorda in particolare, il valore del digiuno:  "...Grazie al digiuno cerchiamo di identificarci con Cristo attraverso la povertà che: «come esperienza di privazione porta quanti la vivono in semplicità di cuore a riscoprire il dono di Dio e a comprendere la nostra realtà di creature a sua immagine e somiglianza, che in Lui trovano compimento» (Papa Francesco, Messaggio per la Quaresima 2021 ). (...) Questa Quaresima può essere un tempo opportuno per rinnovare ancora una volta il nostro desiderio di accettare questa sfida: esaminare il nostro cuore per scoprire fino a che punto le cose materiali delle quali disponiamo contribuiscono a portare avanti la missione che Dio ci ha affidato. Potremo, allora, distaccarci con maggiore facilità da quelle che non ci aiutano e andare avanti leggeri come il Signore, che non av

MEDITAZIONE SU SAN GIUSEPPE

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  Come obbedisce san Giuseppe   Nel momento più difficile della sua vita Giuseppe sente queste parole, che gli annunciano la sua “vocazione”: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati» (Mt 1, 20-21).  Il santo patriarca è stato «sempre pronto a eseguire la volontà di Dio manifestata nella sua Legge e mediante ben quattro sogni», come scrive Papa Francesco, nella lettera apostolica "Patris corde". I quattro sogni si riferiscono al non temere di ricevere Maria come sposa, alla fuga in Egitto per salvare la vita di Gesù, al ritorno in Israele e, infine, ad andare fino a Nazaret per proteggere il Bambino dal re della Giudea. Giuseppe, Maestro di vita interiore, pregava continuamente, ed era in sintonia con il volere del Padre. Non devono stupirci solo queste rivelazioni, l

TEMPO D'AVVENTO. LUNEDÍ DELLA SECONDA SETTIMANA.

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  DIO RIMPROVERA IL SUO POPOLO. Meditazione su: ISAIA 1, 1-18. Isaia è il profeta dell'Avvento: Voce che grida nel deserto.   Udite, cieli; ascolta, terra, perché il Signore dice: «Ho allevato e fatto crescere figli, ma essi si sono ribellati contro di me».   Una riunione di famiglia, un momento difficile. Possono volare parole forti, ma non c'é indifferenza. Ci sono stati problemi che si risolvono affrontandoli. Noi non ci sentiamo ribelli, pensiamo che non abbiamo fatto nulla di male. Ma é proprio così?  In un rapporto familiare anche un piccolo sgarbo può produrre una ferita profonda. Questo Padre non usa parole dolci, ma vuol superare le difficoltà.  « Il bue conosce il proprietario e l'asino la greppia del padrone, ma Israele non conosce e il mio popolo non comprende ». Il bue e l’asino, la tradizione di metterli nel presepe nasce da qui. Testimoni dell’Incarnazione.  Mentre noi ci siamo ribellati. Come Israele, non abbiamo riconosciuto il Salvatore! UDITE LA PAROLA, A

TEMPO DI AVVENTO. DOMENICA DELLA II SETTIMANA

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IL PROTAGONISTA DI QUESTA SECONDA DOMENICA D'AVVENTO É GIOVANNI IL BATTISTA CHE CI INVITA AD ACCEDERE AL PERDONO DI DIO CHE SIGNIFICA VENIRE ASSOLTI, PER IL SACRIFICIO DI CRISTO, DA OGNI COLPA. SE CI CONVERTIAMO. SE CAMBIAMO STRADA.  La misericordia e la pazienza di Dio    Cominciamo la seconda settimana di Avvento e il Signore viene di nuovo incontro a noi invitandoci a preparare la venuta di suo Figlio. Il ciclo liturgico ci aiuta a non perdere di vista l’amore misericordioso di Dio che non si stanca di perdonarci. Per questo ci invita a ricordare, già dalla prima lettura, l’invito alla conversione che fa il profeta Isaia: «Una voce grida: “Nel deserto preparate la via del Signore, spianate nella steppa la strada per il nostro Dio. Ogni valle sia innalzata, ogni monte e ogni colle siano abbassati; il terreno accidentato si trasformi in piano e quello scosceso in vallata”» (Is 40, 3-4). Il tempo di Avvento è un buon momento per accogliere l’ invito al cambiamento interiore; possi

TEMPO DI AVVENTO. SABATO DELLA PRIMA SETTIMANA.

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  PER COMPRENDERE L'AVVENTO. alcune caratteristiche proprie del tempo d'Avvento. La liturgia della Parola nel tempo di Avvento.   Le letture – nel 2020 vengono seguite quelle dell’Anno B – testimoniano questa suddivisione dell’Avvento. Fino alla terza domenica d'Avvento la liturgia si focalizza sull’attesa del ritorno del Signore. Poi marca in maniera più specifica l’attesa e la nascita di Gesù. Così nella prima domenica d'Avvento il Vangelo (Marco 13,33-37) ha al centro le parole di Cristo: «Vegliate: non sapete quando il padrone di casa ritornerà». Nella seconda domenica il Vangelo (Marco 1,1-8) si sofferma sul Battesimo e sulle parole di Giovanni Battista al fiume Giordano: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali». Nella terza domenica d'Avvento il Vangelo (Giovanni 1,6-8. 19-28) ha ancora al centro il Battista che «venne come testimone per dare testimonianza alla luce» e che, interrogato

TEMPO DI AVVENTO. VENERDÍ DELLA PRIMA SETTIMANA

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AVVENTO          È iniziato domenica 29 novembre l’Avvento, il tempo forte dell’Anno liturgico che prepara al Natale. La prima domenica di Avvento ha aperto il nuovo Anno liturgico. Quattro sono le domeniche d'Avvento nel rito romano, mentre nel rito ambrosiano sono sei e infatti l’Avvento è cominciato domenica 15 novembre.      Quest’anno è un Avvento segnato dalla pandemia, dalle restrizioni, dal distanziamento fisico, dall’impossibilità di tenere “dal vivo” nelle parrocchie incontri e momenti di riflessione (che però si trasferiscono sul pianeta web), dai timori anche nella partecipazione alle celebrazioni, dalle misure anti-Covid che accompagnano le Messe e la vita ecclesiale.              L’Avvento «è un tempo di attesa, è un tempo di speranza» e «ci ricorda che Dio è presente nella storia per condurla al suo fine ultimo per condurla alla sua pienezza, che è il Signore. È il “Dio con noi”, Dio non è lontano, sempre è con noi, al punto che tante volte bussa alle porte del nos